Assicurazione furgone per partita IVA: cosa sapere
Il furgone rappresenta il mezzo di trasporto principale per una lunga serie di professionisti che operano in partita IVA. Questi, infatti, lo utilizzano quotidianamente per svolgere la propria attività e spostarsi da una località all’altra.
Che si tratti di trasportare materiali, consegnare merci o raggiungere clienti in diverse zone, infatti, sono tante le figure che non posso davvero fare a meno di questo veicolo: da artigiani e tecnici (elettricisti, idraulici, falegnami, ecc.) a corrieri e trasportatori, da imprese edili a venditori ambulanti, operatori dello street food e liberi professionisti più moderni (fotografi, event planner, allestitori fieristici, ecc.), così come imprese con grandi flotte aziendali.
Vista la sua estrema importanza, attivare la giusta assicurazione furgone e lavoro non è solo un obbligo legale, ma una scelta strategica per tutelare il proprio investimento e garantirsi la continuità operativa.
Gli obblighi di legge da rispettare
In Italia, chi ha una partita IVA e utilizza un furgone per svolgere la propria attività deve seguire due passaggi fondamentali.
Prima di tutto deve dichiarare l’uso professionale del veicolo al momento della stipula dell’assicurazione. Poi, obbligatoriamente, sottoscrivere una polizza RCA (Responsabilità Civile Auto) per poter circolare lungo le strade.
Questa assicurazione copre eventuali danni causati a terzi durante la circolazione del mezzo, garantendo che il van sia coperto dagli imprevisti che possono capitare mentre si svolge la propria attività.
Eventuali garanzie accessorie che possono essere utili
Oltre alla RCA, l’assicurazione furgone e lavoro può essere arricchita da garanzie accessorie aggiuntive, in base alle proprie esigenze e abitudini lavorative.
Tra le più utili ci sono la polizza furto e incendio e la Kasko o collisione, che copre i danni al veicolo anche in caso di colpa. Indispensabile, per non rischiare di dover bloccare la giornata lavorativa quando si è spesso in viaggio, è anche l’assistenza stradale, così come la tutela legale su eventuali contenziosi legati all’attività e la garanzia per il carico trasportato.
Tra le garanzie accessorie di grande importanza per i furgoni c’è anche la polizza cristalli (copre le spese di riparazione/sostituzione dei cristalli dell’auto), la “zero rivalsa in caso di ebbrezza” (rinuncia al diritto di rivalsa per incidente causato da conducente con tasso alcolemico entro 0.8gr/l) e gli eventi naturali (copre i danni da grandine, uragano, inondazioni, valanghe, franamenti, caduta di pietre e alberi).
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I costi da sostenere
Il costo varia in base a diversi fattori, come la tipologia e cilindrata del mezzo, l’anno di immatricolazione, la classe di merito e le coperture aggiuntive.
La polizza può essere inoltre più o meno cara a seconda della regione e provincia di residenza e se il furgone fa parte di una flotta aziendale.
Alcune compagnie offrono sconti dedicati a titolari di partita IVA o a chi stipula più polizze, così come pacchetti ad hoc pensati per soddisfare le esigenze specifiche delle microimprese e dei liberi professionisti.
È bene ricordare inoltre che per i professionisti l’assicurazione furgone è deducibile fiscalmente (se il veicolo è strumentale all’attività), a meno che non si operi in regime forfettario.
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