Anticipo TFS: non c’è convenienza per le banche ecco perchè è bloccato
Trattamento fine servizio (TFS): il blocco dipende dalle banche che non trovano convenienza nel stipulare gli accordi, ecco perchè.
L’anticipo TFS inserito nel decreto n. 4/2019 per i dipendenti pubblici con una soglia massima di 45.000 euro, al momento è in fase di stallo. Un lettore, ci ha inviato alcune considerazioni sul perchè non viene attuato. Vi proponiamo la sua lettera.
Anticipo TFS: è colpa delle banche
Egregio Direttore,
sono un docente in pensione dal 01.09.2019 che ha usufruito di “quota100” dopo 41 anni di lavoro, quindi non ritengo di essere un privilegiato. Vivendo al Sud ed avendo due figli disoccupati diventava ghiotta l’occasione di potere avere un’anticipazione del TFS ad oggi prorogato per legge di due o tre anni da un signore che, puntualmente, percepisce lo stipendio di senatore a vita senza, peraltro, mai partecipare ai lavori parlamentari.
Quindi anche questo è stato motivo della mia scelta: potere aiutare i miei figli ad avviare un’attività economica. Tutto vano. Non posso neanche lavorare per il divieto di cumulo previsto dalla legge.
Il paradosso è che quando ero in servizio da insegnante potevo esercitare la libera professione di ingegnere.
Oggi da pensionato ho dovuto chiudere la partita IVA.
Tutti ci chiediamo: Ma perchè ci viene negato un diritto previsto, peraltro, dalla legge ? Avrei una chiave di lettura. L’anticipo del TFS funziona praticamente come una cessione del credito INPS alla banca erogatrice dell’anticipo, dietro corresponsione degli interessi a ns. carico. Insomma soldi sicuri per la banca.
Ma quanto è il tasso di interesse ? Da fonti giornalistiche accreditate pare che sia pari al Rendistato maggiorato dello 0,30%. Ebbene nel mese di Febbraio 2019 (periodo di approvazione della legge) il Rendistato era pari a 2,073% che, maggiorato dello 0,30, diventava 2,373, un discreto bottino per le banche considerata la sicurezza del rientro del credito. Sapete quanto è oggi il Rendistato ? Dall’ultima rilevazione di ottobre 2019 risulta pari allo 0,599 che maggiorato diventa 0,899 %.
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Non risulta conveniente per le banche, meglio investire nella finanza. Ecco perchè a mio parere tutto si è bloccato. Eravamo disponibili a pagare interessi per riavere parte dei nostri soldi (unico Paese al mondo ove si verifica una simile vergogna), ma non basta: il potere delle banche è al di sopra di ogni cosa. Anche della legge.
Personalmente continuerò a richiedere quanto spettante inondando di pec quotidianamente la Presidenza del Consiglio, La Segreteria del Ministero del Lavoro e la Presidenza dell’INPS
Ringrazio il direttore ed, in caso di pubblicazione, anche i lettori. Buona serata. V. I.