Assegno circolare: tutto ciò che bisogna sapere

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15/10/2019

Assegno circolare: una guida per le caratteristiche e l’emissione dell’assegno circolare, a cosa serve, chi lo può emettere, la sua scadenza

Assegno circolare: tutto ciò che bisogna sapere

Assegno circolare, per chi non sa che cosa è, lo si può definire un titolo di credito a vista, con cui si può eseguire pagamenti senza contanti. È un metodo di pagamento sicuramente meno diffuso di bonifici e del contante e per questo meno conosciuto. L’assegno circolare viene emesso dalla banca che si impegna a pagare in favore del beneficiario la somma di denaro su di esso indicata. Per questo chi riceve un assegno circolare ha la certezza di riscuotere l’importo indicato sul titolo.

Assegno Circolare: ecco che cosa è

L’Assegno Circolare è uno strumento di pagamento disponibile oggi, utile anche per pagare beni e servizi.  La richiesta di emissione di un assegno circolare può essere fatta da tutti, sia privati che aziende. L’uso dell’ass. circ. avviene soprattutto quando bisogna pagare importi elevati, e per evitare l’uso di grosse somme di denaro si preferisce l’uso dell’Ass. Circolare che spesso viene anche equiparato appunto al contante, anche perché l’assegno circolare può essere subito cambiato ed incassare la cifra.

Per poter emettere un ass. circ. c’è la necessità di coprire immediatamente l’importo richiesto per l’emissione da parte del mittente, nel caso in cui la cifra è inferiore ai 3.000 euro può pagare anche in contanti altrimenti la cifra verrà prelevata del conto corrente o dal libretto. Se il mittente non avesse una cifra sufficiente sul conto corrente per coprire l’emissione dell’assegno circolare, quest’ultimo non potrebbe essere emesso. Per questo la procedura garantisce l’affidabilità di questo strumento che permette a chi lo riceve di essere sicuro sull’incasso della cifra.


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Come si richiede?

Per richiedere l’emissione di un ass. circ., bisogna rivolgersi ad una banca, portare con sé i documenti di identità in corso di validità e compilare e firmare l’apposito modello di richiesta. La banca lo rilascia dopo aver addebitato l’importo dell’assegno sul conto corrente del richiedente oppure dopo il deposito di tale importo.

Per l’emissione dell’ass. cir. non vi sono costi, perché la banca ha il vantaggio di disporre dell’importo dell’assegno dalla data dell’emissione fino a quella della riscossione, senza corrispondere interessi.

Chi compila l’assegno circolare e con quali dati?

L’assegno viene compilato dalla banca e deve obbligatoriamente contenere una serie di dati.

L’assegno deve, in primis, riportare la denominazione “assegno circolare”, la promessa di pagare a vista la somma determinata e i seguenti dati:

  • l’indicazione del beneficiario (nome e cognome se si tratta di persona fisica o ragione sociale se si tratta di società);
  • l’indicazione della data e del luogo nel quale è stato emesso;
  • l’importo per cui la banca si impegna a pagare a vista (scritto in cifre e in lettere);
  • la firma della banca emittente;
  • I dati del beneficiario (nome e cognome se privato, ragione sociale se è una società).

Sull’assegno è anche possibile apporre la clausola “non trasferibile” per evitare la circolazione dell’assegno, precisando che anche per l’assegno circolare è possibile il trasferimento mediante girata.

Il beneficiario per incassare l’assegno ha due possibilità: se la cifra è inferiore ai  3.000 euro potrà incassare il denaro in contanti presso l’ente che ha emesso l’Assegno (Banca o Posta), nel caso contrario, l’assegno andrà versato sul proprio conto corrente o libretto postale. La somma versta sul conto corrente sarà disponibile dopo tre giorni, mentre sul libretto postale 12 giorni lavorativi.


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L’assegno circolare ha una scadenza?

L’assegno, in questione, è preferibile incassarlo entro i primi 15 giorni dall’emissione, in quanto dopo tali giorni l’emittente è libero di revocarlo. In ogni caso il beneficiario deve presentare l’assegno per l’incasso almeno entro 30 giorni dalla data di emissione, altrimenti decade dall’azione di regresso.

Ci sono anche casi in cui il mittente richiede di apporre sull’assegno una data predefinita di scadenza.

Assegno circolare come verificare la sua validità

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