Assegno sociale, con quali redditi si ha diritto?
Assegno sociale con quali redditi è possibile fare domanda e quali sono i redditi esclusi, tutte le informazioni utili per fare domanda nel 2018.
Assegno sociale, le domande di un nostro lettore in riferimento ai redditi che vengono considerati:
Mio padre che vive solo ha 72anni paga affitto di 400 euro piu badante par time 600euro e percepisce una pensione d invalidità al 100% compresa di accompagnamento di circa 1400 euro ne ha diritto?..Grazie dististinti saluti
Analizziamo l’assegno sociale e quali redditi sono considerati nel computo della domanda.
Che cos’è l’assegno sociale
L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge.
Chi sono i beneficiari
L’assegno sociale è rivolto ai cittadini italiani, agli stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza e ai cittadini extracomunitari/rifugiati/titolari di protezione sussidiaria con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. I beneficiari devono percepire un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.
I limiti di reddito e la durata della prestazione
Il pagamento dell’assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Inoltre, il beneficio ha carattere provvisorio e la verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza avviene annualmente.
L’importo dell’assegno è pari a 453,00 euro per tredici mensilità. Per l’anno 2018 il limite di reddito è pari a 5.889,00 euro annui e 11.778,00 euro, se il soggetto è coniugato.
Leggi anche: Bonus 200 euro lavoratori autonomi e professionisti: misura in stallo
Hanno diritto all’assegno in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno.
Hanno diritto all’assegno in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.
L’assegno non è soggetto alle trattenute IRPEF.
Requisiti richiesti e redditi da non considerare
A decorrere dal 1° gennaio 2018, per ottenere l’assegno, tutti i cittadini italiani e stranieri devono soddisfare i seguenti requisiti:
- 66 anni e 7 mesi di età;
- stato di bisogno economico;
- cittadinanza italiana;
- residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale.
Inoltre, i cittadini stranieri comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza e i cittadini extracomunitari devono essere titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.
Per l’attribuzione si considerano i seguenti redditi del coniuge e del richiedente:
- i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni, ecc.;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- le pensioni dirette erogate da stati esteri;
- le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
Potrebbe interessarti: Shrinkflation: cos’è, come funziona e come difendersi
Ai fini dell’attribuzione non sono considerati i seguenti redditi:
- i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
- il reddito della casa di abitazione;
- le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
- gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
Come presentare la domanda
La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, al cui interno è possibile scaricare il manuale contenente le istruzioni fondamentali per la compilazione.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Conclusioni
La pensione di invalidità viene compresa nella soglia di reddito per l’anno 2018 che è pari a 5.889,00 euro annui e 11.778,00 euro, se il soggetto è coniugato, mentre non sono considerate nel cumulo le indennità di accompagnamento per invalidi civili. Quindi le consiglio di rivolgersi ad un patronato e con loro stabilire se la pensione supera il tetto di riferimento per l’assegno sociale.
Per una risposta dei nostri esperti scrivi a [email protected]