Bonus pubblicità 2022: requisiti e dichiarazione sostitutiva

Autore:
10/02/2022

Bonus pubblicità 2022: requisiti e dichiarazione sostitutiva

Bonus pubblicità 2022, il termine per la presentazione della dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate scade oggi 10 febbraio. Si tratta dell’ultimo giorno utile al fine d’inviare all’ente la documentazione necessaria per poter usufruire del beneficio di legge, che garantisce un credito sugli investimenti effettuati. Scopriamo il perimetro della normativa, i requisiti per beneficiarne e i possibili vantaggi che è possibile ottenere.

Bonus pubblicità 2022: che cos’è e come funziona

Il bonus pubblicità rappresenta un beneficio di legge pensato per sostenere gli investimenti effettuati in relazione all’acquisto di spazi su giornali (sia quotidiani che periodici). Il beneficio è disponibile anche per le testate online. In aggiunta, rientrano nel perimetro degli acquisti pubblicitari anche i passaggi effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, sia che queste risultino locali o nazionali. Ma anche analogiche o digitali e partecipate o meno dallo Stato.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Nel corso del 2022, il bonus garantisce il rientro del 50% degli investimenti pubblicitari attivati dall’azienda. L’invio della dichiarazione sostitutiva dovrà attestare l’effettiva realizzazione dell’investimento. Di fatto, il mancato inoltro della pratica all’Agenzia delle Entrate comporta una rinuncia al credito d’imposta.

Per l’incentivo pubblicitario stanziati 90 milioni di euro

I decisori pubblici hanno stanziato per il bonus pubblicità 2022 risorse complessive pari a 90 milioni di euro. Quest’ultime sono suddivise in base alla destinazione dell’investimento. Lo stanziamento prevede infatti 65 milioni di euro per giornali quotidiani e periodici, anche qualora diffusi in forma digitale. Mentre ulteriori 25 milioni di euro sono destinati alle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali.

Resta fermo un principio ormai ben noto in caso di bonus e agevolazioni. Il rimborso del 50% è garantito in relazione alla disponibilità degli stanziamenti. Questo significa che qualora non vi siano risorse sufficienti, l’Agenzia delle Entrate provvederà alla ripartizione. In pratica, il bonus effettivo corrisponderà alla misura percentuale e proporzionale sulla base delle risorse a disposizione.

Bonus sugli investimenti pubblicitari: la data posticipata per l’invio e la scadenza al 10 febbraio 2022

Come già anticipato, la scadenza utile per l’invio della dichiarazione sostitutiva è fissata a oggi 10 febbraio 2022. Il dipartimento per l’editoria aveva reso noto lo scorso 22 dicembre 2021 la proroga del termine, in virtù di alcuni interventi di aggiornamento alla piattaforma telematica. La scadenza è perentoria, pertanto si tratta dell’ultima data utile al fine di beneficiare dell’agevolazione fiscale.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Il dichiarante dovrà inviare la dichiarazione utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. L’apposita procedura è disponibile all’interno della propria area riservata del sito dell’AdE. Il percorso prevede di cliccare sulla voce “servizi per” e quindi su “Comunicare”. L’accesso è consentito tramite SPID, CNS (Carta nazionale dei servizi) oppure CIE (Carta d’identità elettronica).

Bonus pubblicità 2022: domanda effettiva a partire dal 1° marzo

Coloro che avranno inviato entro i termini di legge la dichiarazione sostitutiva potranno successivamente procedere all’invio della domanda vera e propria di accesso al bonus pubblicità. La seconda fase (di conferma) dell’operazione partirà infatti il prossimo 1° marzo 2022 e si concluderà al 31 dello stesso mese.

In questo secondo caso, darà indispensabile inviare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, all’interno della quale andranno segnalate le somme effettivamente spese e quelle da investire nel corso dell’anno. Sono ammesse le imprese e i lavoratori autonomi, così come gli enti non commerciali. Infine ricordiamo che quest’anno non è previsto, come accadeva nel 2021, un vincolo d’incremento minimo dell’1% negli investimenti rispetto all’anno precedente.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl