Cartella esattoriale: la prescrizione la rende nulla in base al tributo
Cartella esattoriale è possibile non pagarla in base ai tempi di prescrizione, tutto dipende dal tributo o sanzione inserito in cartella.
Quando parliamo di cartelle esattoriale ci riferiamo al fattore temporale che determina il termine oltre il quale la cartella può essere considerata nulla e in questo caso il debito inserito in cartella decade. Quindi, non è possibile ricevere fermi, ipoteca o esecuzione forzata in quanto la cartella prescritta non può essere impugnata.
Cartella esattoriale perde l’efficacia di “titolo esecutivo”
La cartella esattoriale prescritta perde la sua efficacia di “titolo esecutivo” . In altre parole, il contribuente non è più tenuto al pagamento delle somme indicate in cartella, ma se per errore dovesse pagarle, anche se la cartella è prescritta non può richiedere la restituzione della somma versata.
A chiarire questo principio della prescrizione delle cartelle esattoriali è intervenuta la Cassazione delle Sezioni Unite la numero 23395/16. La Corte ha chiarito che non ci sono uguali tempi di prescrizione delle cartelle esattoriali, ma dipende dal tributo o sanzione inserito in cartella. Quindi, in linea generale si applicano le medesime regole, ed esattamente: prescrizione di 10 anni per debiti Irpef; 5 anni per debiti Imu e 3 anni per il bollo auto.
Prescrizione cartella in base al tributo o sanzione
La sentenza della Cassazione a S. U., specifica che non è giusto parlare di prescrizione della cartella esattoriale, ma bisogna analizzare i tributi inseriti nella richiesta di pagamento (ad esempio: Imu, bollo auto, ecc.); ciascuno di questi tributi seguirà il suo iter di prescrizione.
I termini di prescrizione delle cartelle esattoriali, in linea generale sono i seguenti:
- Ires: 10 anni
- Irpef: 10 anni
- Irap: 10 anni
- Iva: 10 anni
- Imposta catastale: 10 anni
- Imposta di bollo: 10 anni
- Imposta di registro: 10 anni
- Canone Rai: 10 anni
- CCIAA: 10 anni
- Tasi: 5 anni
- Tosap: 10 anni
- Imu: 5 anni
- Tari: 5 anni
- Contributi Inps e Inail: 5 anni
- Bollo auto: 3 anni
- Multe stradali e sanzioni amministrative: 5 anni
- Sentenze di condanna per cartelle di pagamento: 10 anni.
Per le imposte la decorrenza della prescrizione inizia dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del tributo dovuto.
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Abbiamo parlato della prescrizione delle cartelle esattoriali, seguiteci perché ogni giorno pubblicheremo un articolo sulle cartelle esattoriali, i prossimi articoli saranno su: prescrizione cartelle Irpef; istanza di rateazione cartella; scadenza della cartella di pagamento; cosa fare per annullare una cartella prescritta; ricorso di cartella mai notificata; termine di prescrizione crediti recati in cartella; Invalidazione notifica cartella; riscossione contributi previdenziali; omessa tempestiva impugnazione di cartelle esattoriali; notifica e impugnabilità della cartella; scadenza del termine per opposizione della cartella; notifica cartella con omissione contributive; regolarità della notifica della cartella di pagamento e tant’altro in base alle ultime sentenze che hanno modificato la normativa.