Fintech: l’Intelligenza artificiale è già operativa nelle banche in Italia
L’Intelligenza artificiale (Ia), nel significato di paradigma tecnologico in grado di replicare il ragionamento umano, è già una realtà nelle banche operanti in Italia. A livello complessivo, quasi il 90% delle realtà che hanno partecipato ad una prima indagine messa a punto da ABI Lab ha attivato o sta attivando un progetto sull’Intelligenza artificiale tra iniziative allo studio, in fase pilota o in produzione.
Sono alcuni risultati preliminari dall’ultima indagine di ABI Lab, il Centro di ricerche e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, sulle priorità di investimento in Tecnologie della informazione e della comunicazione (Information and Communications Technology – Ict). Alla ricerca hanno partecipato 22 realtà tra banche e gruppi bancari, oltre a quattro tra i principali fornitori esterni interbancari, rappresentativi in termini di dipendenti dei tre quarti del mondo bancario in Italia. Emerge che l’Intelligenza artificiale sta avendo un impatto pervasivo e significativo per le banche italiane.
L’Intelligenza artificiale per il cliente
Gli ambiti di processo su cui si sta lavorando maggiormente riguardano:
• L’area del contact center (73% dei rispondenti). In questo campo, più dei due terzi delle iniziative hanno già superato lo stadio di studio e sono in produzione o almeno in una fase pilota.
• Processi di servizio al cliente (65%) su cui c’è particolare attenzione a valutare l’impiego di strumenti evoluti per la costruzione di un’offerta personalizzata sulle esigenze degli utenti.
Leggi anche: Il superbonus casa al 110% potrebbe scendere al 75%: le ipotesi allo studio
Per il supporto interno
Tra gli altri ambiti di possibile applicazione, si evidenzia il mondo del trasferimento di conoscenza, il cosiddetto knowledge transfer. Il riferimento è all’help desk interno, al knowledge management interno, ai servizi intranet. Su tutto questo sta lavorando il 35% dei partecipanti all’indagine.
Anche il tema dell’analisi del merito di credito, il credit scoring, è un’area di particolare attenzione, su cui sono attive iniziative nel 38% dei rispondenti.
La maturità delle soluzioni di Intelligenza Artificiale
Intensa è anche l’attività di sperimentazione, ricerca e realizzazione di progetti pilota sia nei processi interni e di sicurezza delle banche, sia lì dove è coinvolto il cliente. In quest’ultimo caso l’obiettivo è verificare attentamente l’efficacia delle tecnologie di Intelligenza artificiale nella gestione con l’esterno.
Le prospettive
In questo scenario di trasformazione attraverso l’Ia occorre tener presente che:
Le tecnologie applicabili dovranno affiancare i processi bancari nella trasformazione digitale.
L’Intelligenza artificiale non sostituirà la persona, ma potrà supportarne le capacità e accelerare i tempi di risposta al cliente.
È importante comprendere che l’Ia non è solo questione di tecnologie, ma anche di processi, persone, competenze e dinamiche organizzative.
Sarà rilevante affrontare le questioni etiche e di compliance, per inquadrare le ulteriori potenzialità dei diversi paradigmi di Ia in banca.
L’attenzione delle banche è spesso orientata a esplorare molti ambiti di applicazione di queste tecnologie. Gli orizzonti di applicazione sono vasti, tutti da approfondire.
Roma, 23 febbraio 2019