Immobili 2023, conviene investire nel mattone oggi? Perché e quando è una soluzione

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21/03/2023

Immobili 2023, conviene investire nel mattone oggi? Perché e quando è una soluzione

Da sempre considerati bene rifugio contro l’inflazione, gli investimenti nel ramo immobiliare, o nel mattone, si confermano anche nel 2023 come la scelta più sicura per proteggersi dall’aumento dei prezzi e dalla conseguente svalutazione del denaro.

Alcuni esperti confermano la tendenza del mattone a costituire un investimento ideale per la diversificazione del proprio portafoglio. La tendenza dell’italiano medio, inoltre, conferma che nel nostro paese l’investimento immobiliare è uno dei più diffusi: almeno il 73% delle persone italiane possiede infatti un immobile di proprietà.

In questo periodo di incertezza economica, legata anche all’aumento dei prezzi, investire nel mattone potrebbe avere indubbi vantaggi, ai quali bisogna sottrarre svantaggi evidenti. Vediamo quindi perché investire nel mercato immobiliare conviene ancora oggi e potrebbe rivelarsi più sicuro e redditizio rispetto all’investimento in altri prodotti finanziari.

Investire nel mattone: la scelta contro l’inflazione

Considerati da sempre come bene rifugio per antonomasia, gli immobili hanno un valore che, a seconda della zona geografica e della tipologia e condizione dello stabile, può aumentare nel tempo.

In tempi di forte inflazione, poi, anche gli immobili seguono l’andamento dei prezzi in salita, facendo rimanere stabile il guadagno che deriva, ad esempio, dall’aumento dei canoni di locazione.

Inoltre il prezzo delle proprietà cresce in maniera proporzionale a quello dell’inflazione, offrendo al proprietario dell’immobile un flusso di reddito che non può mai diminuire. È anche per questi motivi che, secondo alcuni esperti, investire nel mattone si può considerare come uno dei migliori modi per investire il proprio denaro in periodi di forte inflazione.


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I cambi repentini del mercato immobiliare

Secondo il broker manager Castiglia, dell’agenzia immobiliare Re/max Italia, i beni immobili costituiranno bene rifugio anche durante l’inflazione che stiamo vivendo. Dario Castiglia afferma infatti che nei prossimi mesi il mercato immobiliare sarà in crescita, replicando quanto accaduto nel 2019.

La motivazione di questa tendenza sta nel fatto che, nel prossimo futuro, i prezzi degli immobili si abbasseranno, e in questo scenario gli investitori avranno un’ottima opportunità per salvare il proprio denaro mediante l’acquisto di un immobile.

Inoltre, secondo quanto afferma Re/Max, il mercato del mattone cambierà repentinamente nel corso del 2023, e le agenzie dovranno fare i conti col brusco mutamento delle condizioni del mercato facendo leva su una forte dose di reattività.

Adattarsi velocemente sarà dunque di vitale importanza, perché le condizioni del mercato stanno cambiando in maniera inesorabile. Si pensi alla necessità di ristrutturazione degli immobili e alle necessità di diminuzione delle emissioni di Co2 degli stabili volute dall’Unione Europea.

Questi obiettivi potranno essere raggiunti soltanto con una progressiva digitalizzazione degli impianti domestici. Si pensi, a titolo di esempio, al valore aggiunto che apporteranno i pannelli fotovoltaici, i dispositivi di domotica e quelli di smart home.

Investire nel mattone: gli svantaggi

In ogni caso, l’investimento nel real estate comporta anche alcune difficoltà. In primis viene in rilievo l’elevato costo iniziale del bene, che può senz’altro essere dilazionato attraverso i mutui, ma necessita di forti garanzie. Inoltre, ogni immobile di proprietà ha dei costi legati alla sua manutenzione e alla sua gestione.

L’inflazione, inoltre, ha provocato un sensibile aumento dei tassi di interesse, pertanto remunerare un remunerare un mutuo è diventato ancora più oneroso . Oltre a queste spese, inoltre, c’è da aggiungere i costi legati alla locazione e quelli delle tasse immobiliari in generale.

Pertanto, qualora si scelga di investire nel ramo immobiliare per garantirsi la salvezza dall’inflazione, bisognerà considerare attentamente tutte le variabili in gioco, nondimeno le problematiche legate alla ristrutturazione dell’immobile.


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La direttiva europea Case Green, infatti, a seguito di compravendita immobiliare ha introdotto l’obbligo di riqualificazione energetica dell’immobile, e questa spesa, insieme ad altre legate alla normativa urbanistica, potrebbe appesantire ulteriormente l’investimento nel mattone.

 

 

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