Imu unica casa ma non residente: perchè si paga la tassa?

Autore:
03/12/2019

Perchè si deve pagare l’IMU sulla prima casa se non ci si dimora abitualmente? Cerchiamo, in parole povere, di spiegare la legge.

Imu unica casa ma non residente: perchè si paga la tassa?

L’esenzione dal pagamento dell’IMU spetta solo per l’abitazione principale, quella in cui il nucleo familiare ha la residenza e dimora abitualmente (ovvero dove dorme e consuma i pasti principali). A differenza, quindi, delle agevolazioni prima casa, per quel che concerne l’IMU l definizione di abitazione principale ha una sfumatura del tutto diversa.

IMU unica casa non residente

Una nostra lettrice ci scrive:

Buon giorno, sono proprietaria di un appartamento dato in comodato ďuso a mia madre. Trattasi di abitazione principale. Io e mio marito, per motivi di lavoro abitiamo in un’altra regione e siamo in affitto. Quella descritta prima è l’ unica proprietà posseduta. 

Mi chiedo: perché devo pagare l’imu? 
La risposta la conosco, ma non riesco a capire come ha agito lo “Stato”.
Chi possiede DUE appartamenti e uno dato in comodato d’uso ad un figlio o genitore purché residente nello stesso luogo non la pagano e quelli nella mia stessa situazione,SI.
Io ritengo che la dicitura “abitazione principale” debba essere sostituita con  la dicitura”prima casa”. 
La mia non è una lettera che vuole una risposta.
Ma non ho mai saputo a chi rivolgermi per capire il perché di certe decisioni….e per questo ho approfittato della vostra disponibilità.
Cordiali saluti
 
In sostanza, detto in parole povere, deve pagare l’IMU perchè ha una casa che non usa. Questo in sostanza quello che prevede la legge. Poichè lei ha dato sì in comodato d’uso gratuito la sua casa a sua madre ma non vive nello stesso comune (anzi vive in una regione diversa) e questo, in qualche modo, dimostra che quella prima casa anche in assenza del bisogno di sua madre non sarebbe stata utilizzata.

Il comodato ad un parente di primo grado porta ad una riduzione della base imponibile dell’IMU (e quindi non ad una totale gratuità della tassa) solo nel caso che chi da in comodato l’immobile abbia la residenza nello stesso comune in cui è adibita l’abitazione che da in comodato.

Nulla c’entra con la riduzione il possedere o meno un’altra abitazione nello stesso comune (anche se è concesso il possesso di una seconda abitazione sempre nello stesso comune), ma la riduzione è data proprio dalla residenza nel comune in cui è ubicata l’abitazione data in comodato.

Perchè questa legge? Posso soltanto ipotizzare non essendo nella testa del legislatore: possedendo due abitazioni in due zone distinte, una potrebbe essere adibita a casa per le vacanze.

La legge non è giusta, su questo concordo con lei perchè se si possiede un’unica casa (come tra l’altro chi ha una sola casa e vi risiede) l’IMU dovrebbe essere esente. Ma così non è. Purtroppo se un soggetto possiede un’abitazione ma non vi risiede questa sarà considerata come seconda casa (la prima casa, anche se in affitto, è considerata sempre e solo quella in cui si dimora abitualmente).


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

 

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl