In pensione con quota 100, Ape volontario, Rita, pensione di vecchiaia, quota 41 o pensione anticipata?
Vediamo le possibilità di pensionamento con quota 100, Ape volontario, Rita, pensione di vecchiaia, quota 41 o pensione anticipata.
- Buon giorno!
Ho 61 anni 30 di contributi , quando potrò andare in pensione?
- Mia moglie ha lasciato il lavoro nel 1998 dopo aver maturato 25 anni di contributi.A gennaio 2019 compirà 63 anni quando potrà accedere alla pensione?Grazie.
- Sono nata 30 novembre 1961 ho 41 di contributi vorrei sapere quando vado in pensione
- Ho 57 di età e 41 di contributi vorrei sapere quando vado in pensione grazie
- Ho 28 anni di contributi settore privato e a dicembre farò 61 anni !sono disoccupata e iscritta all.ufficio di collocamento dal 2002 quando ho smesso di lavorare !quando andrò in pensione ?grazie
- Ho 63 anni e 25 anni lavorati vorrei sapere per favore se posso andare in pensione con la nuova riforma grazie
- Buongiorno,
ho 62 anni e circa 25 di contributi, lavoro ancora nella categoria degli artigiani, ma attualmente non sto’ versando. Che prospettive di pensionamento ho?Grazie
Rispondiamo ai quesiti dei lettori
- Se non desidera attendere la pensione di vecchiaia a 67 anni potrebbe, dal prossimo anno, accedere alla pensione con la RITA se ha versato almeno 5 anni di contributi in un fondo previdenziale complementare. Per maggiori informazioni le consiglio la lettura di Pensione Rita, i nuovi requisiti 2018, i chiarimenti da COVIP.
- Sua moglie potrebbe accedere fin da subito all’Ape volontario per il quale occorrono 63 anni e almeno 20 anni di contributi. Per approfondire può leggere: Pensione APE Volontario: online il Simulatore e la domanda di certificazione.
- Lei rientra nella categoria dei lavoratori precoci e con 41 anni di contributi potrebbe accedere alla pensione quota 41 se appartiene ad una delle seguenti tipologie di lavoratori:
-lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non percepiscono più da almeno tre mesi la prestazione per la disoccupazione loro spettante;
-lavoratori dipendenti ed autonomi che assistono al momento della richiesta e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
-lavoratori dipendenti ed autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
-lavoratori dipendenti addetti a lavori usuranti (articolo 1, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67);
-lavoratori che svolgono da almeno sei anni in via continuativa una delle attività gravose.
Se non rientra in queste categorie, invece, l’alternativa è quella di attendere i requisiti per la pensione anticipata: 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne. - Come risposta 3
- Penso che dovrà attendere la pensione di vecchiaia a 67 anni di età
- Con la nuova riforma quota 100 sicuramente no, ma potrebbe accedere all’Ape volontario come nella risposta 2 o alla Rita come nella risposta 1.
- Potrebbe accedere il prossimo anno all’Ape volontario come nella risposta 2 o alla Rita già quest’anno come nella risposta 1.
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