ISEE, i debiti vengono considerati nel calcolo del reddito: ecco le novità

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03/08/2018

ISEE: i debiti diminuiscono il patrimonio ai fine ISEE? vediamo come vengono considerati

ISEE, i debiti vengono considerati nel calcolo del reddito: ecco le novità

Molti contribuenti si domandano se i debiti abbassano l’ammontare del patrimonio ai fini ISEE.

Un prestito può aumentare la giacenza media del conto corrente, ma l’indicatore ISEE non considera il debito corrispondente ne atri finanziamenti o se il conto si trova in russo. Quindi in questo modo ai fini della dichiarazione ISEE si figura più ricco del patrimonio reale.

Capiamo se questa procedura è corretta e cerchiamo di dare informazioni utili per chiarire la questione

ISEE Che cos’è

La sigla ISEE significa Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare, questo serve a determinare la ricchezza complessiva della famiglia considerando tutti i redditi prodotti dei componenti del nucleo familiare.

DSU Che cos’è

La DSU è la Dichiarazione Sostitutiva Unica da cui si ricava l’indicatore ISEE e anche altre indicatori come Isr cioè l’indicatore della situazione reddituale.

In questa dichiarazione vengono indicati i redditi prodotti nell’anno di riferimento di tutti i componenti del nucleo familiare e il patrimonio posseduto da ciascun sia immobiliare, sia mobiliare.

L’Indicatore di Situazione Economica Equivalente tiene conto non solo dei redditi dei componenti del nucleo familiare, che sono contenuti nel modello redditi o nel 730, ma anche nel patrimonio di ciascun familiare o di ulteriori dati rilevanti come ad esempio il pagamento di un canone d’affitto, possesso di disabilita o ancora il diritto ai sussidi.

Con la dichiarazione ISEE DSU è possibile accedere alle principali prestazioni sociali e agevolazioni pubbliche. Ogni tipo di prestazione e agevolazione è soggetta poi ha dei particolari limiti reddituali che regolano il riconoscimento.

Esiste una dichiarazione ISEE diversa per ogni richiesta di sussidio  come ad esempio per avere l’agevolazione delle tasse universitarie si deve richiedere l’ISEE Università, invece, per prestazioni per i disabili si deve richiedere l’ISEE Sociosanitario.

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Ecco qual è il patrimonio mobiliare ISEE da inserire nella dichiarazione

Nella sezione della dichiarazione ISEE dedicate al patrimonio mobiliare della famiglia bisogna dichiarare il valore dei seguenti elementi:

  • conti correnti ordinari;
  • carte prepagate con e senza IBAN;
  • conti correnti postali;
  • depositi i conti di pagamento;
  • conti vincolati o liberi;
  • conti bancari transitori;
  • libretti nominativi e al portatore.

Inoltre vengono anche dichiarati le azioni, le obbligazioni e in generale tutte le componenti attive mobiliare.

ISEE: come vengono considerati prestiti e finanziamenti

Tutte le componenti mobiliare del patrimonio della famiglia in generale aumentano il reddito, invece, le componenti passive che sono, come finanziamenti, queste non vengono considerate e quindi non diminuiscono il reddito ai fini ISEE, viene considerato soltanto il mutuo per l’acquisto di prima casa.


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I finanziamenti che transitano sul conto corrente vengono considerati come incremento della ricchezza anche se non si tratta di ciò, ma di valori che poi dovranno essere restituiti.

Media dei conti correnti con prestiti e finanziamenti

Come abbiamo detto gli importi dei finanziamenti che transitano sui conti aumentano il patrimonio mobiliare, quindi aumentano il valore della giacenza media del conto corrente. Nella dichiarazione ISEE va inserito il valore più alto tra la giacenza media dei conti, delle carte, dei libretti e il saldo al 31 dicembre dell’anno precedente.

La giacenza media si calcola in questo modo:

  • Calcolare la giacenza giornaliera per ogni giorno dell’anno. Se la giacenza resta invariata per un certo periodo questa va moltiplicata per i giorni in cui è stata costante;
  • Somma degli importi ottenuti;
  • Dividere il risultato per 365 giorni.

Bisogna controllare che se l’ammontare del conto corrente al 31 dicembre è superiore rispetto alla giacenza media, nella dichiarazione deve essere inserito il saldo a fine anno, mentre al contrario si deve inserire la giacenza media. Questa regola non deve essere applicata solo se la diminuzione patrimoniale dipende dall’acquisto di un immobile.

Conti correnti e libretti: come vengono valutati ai fini ISEE

Come abbiamo visto nella direzione ISEE vengono valutati, insieme agli altri elementi del patrimonio mobiliare del nucleo familiare, i conti correnti, libretti di risparmio e carte prepagate posseduti da ogni componente della famiglia.

La giacenza media dei conti correnti è formata da tutte le somme che transitano sul conto, compresi gli importi erogati come prestito, quindi da restituire.

Quindi chiariamo che i debiti non diminuiscono il patrimonio mobiliare della famiglia, l’unico debito considerato dalla dichiarazione a diminuire il patrimonio familiare ai fini ISEE è il mutuo per l’acquisto della prima casa.


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Quindi, la dichiarazione ISEE non prende in considerazione i debiti e tutte le componenti passive, ma a favore dei contribuenti è prevista una franchigia pari a 6 mila euro che si detrae dal patrimonio mobiliare. La franchigia è aumentata di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo fino per un tetto massimo di 10 mila euro. La soglia viene incrementata di 1.000 euro per ogni figlio facente parte del numero successivo al secondo.

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