Lavoro usurante, cosa significa 7 anni o metà della vita lavorativa

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13/12/2018

Pensione anticipata per dipendenti che svolgono un lavoro usurante, cosa significa lavoro svolto negli ultimi 7 anni o metà della vita lavorativa?

Lavoro usurante, cosa significa 7 anni o metà della vita lavorativa

La categoria dei lavoratori che svolgono lavoro usurante, possono beneficiare della pensione anticipata. Un nostro lettore, ci pone una richiesta specifica, in quest’articolo analizzeremo nel dettaglio quando e come viene considerato lavoro usurante, ai  fini pensionistici:

Buongiorno, chiedo gentilmente di specificare in modo chiaro ed esaustivo, il requisito individuato nella permanenza di lavoro usurante. Su cosa è basata la meta vita lavorativa? Anche nel 2020 è sufficiente avere 20 anni continuativi di lavoro notturno con orario 22:00/6:00 tutte le notti lavorate dell’anno? Attendo trepidante un chiarimento. Grazie e buona giornata 

Pensione anticipata per lavoratori che svolgono lavori usuranti

I lavoratori che svolgono lavori usuranti, possono accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati. Questa misura è valida sia per i lavoratori pubblici, sia per i lavoratori privati, che svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti.

Quali sono i lavori usuranti che rientrano nel beneficio

Ecco un elenco delle mansioni lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti:

  • impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • notturni a turni e/o per l’intero anno;
  • addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Per mansioni particolarmente usuranti si intendono:

  • “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”.

Cosa significa attività di lavoro usurante per almeno 7 anni o almeno metà della vita lavorativa?

A spiegarlo è l’Inps, che chiarisce i requisiti richiesti per poter accedere alla pensione anticipata. Questa categoria per poter accedere con i requisiti agevolati, deve aver svolto l’attività usurante per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Requisiti agevolati richiesti dal 2016 al 2026,  sono:

Per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo:


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  • dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

Per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:

  • dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

Per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:

  • dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

Conclusioni

Le ho illustrato la normativa attualmente in vigore, come sopra esposto, non bastano 20 anni di contributi per poter rientrare nei benefici della pensione anticipata per lavoratori che svolgono mansioni usuranti.

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