Pensionamento con la rendita a 57 o 62 anni: esempi di calcolo per capire la convenienza
Pensionamento con la rendita integrativa una valida soluzione ma bisogna valutare la convenienza. Ecco alcuni esempi che fanno capire come funziona la rendita.
Il pensionamento con la rendita integrativa anticipata temporanea è una valida alternativa per lasciare il lavoro 5 anni prima, a 62 anni, o nel caso di disoccupato di lunga durata è possibile anticipare di 10 anni dall’età prevista per la pensione di vecchiaia, quindi a 57 anni. Questa misura ha dei vantaggi anche a livello fiscale ma non è per tutti, bisogna aver maturato almeno 5 anni in un fondo pensione. Per valutare la convenienza abbiamo elaborato alcuni esempi.
Pensionamento con la RITA
Un lettore ci chiede: Buongiorno ho 59 anni e 33 di contributi, ho aderito ad un fondo pensione a gennaio 2020 spostando anche tutto il TFR posso usufruire della pensione RITA GRAZIE
La RITA conviene quando si è accumulato un montante contributivo considerevole nel fondo. La convenienza è soggettiva e dipende anche dalle situazioni lavorative. Prima di pensare a questa misura, oltre a verificare i requisiti, bisogna fare due calcoli.
Requisiti
Anticipo massimo di 5 anni:
• Cessazione del rapporto di lavoro (autonomo o dipendente)
• Non più di 5 anni alla maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia (accessibile dal 2020 a 62 anni)
• Requisito contributivo minimo di 20 anni
• 5 anni di partecipazione al sistema di previdenza complementare.
Anticipo massimo di 10 anni:
• Inoccupazione superiore a 24 mesi (successiva alla cessazione del lavoro)
• Non più di 10 anni alla maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia (accessibile dal 2020 a 57 anni)
• Requisito contributivo minimo di 20 anni
• 5 anni di partecipazione al sistema di previdenza complementare.
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Aspetto fiscale
Sotto il profilo fiscale la R.I.T.A. gode di un regime agevolato. La RITA subirà una ritenuta a titolo d’imposta, senza ulteriore applicazione di addizionali regionali o comunali, con l’aliquota del 15% con una riduzione dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione del 6%.
La RITA consente, a differenza delle altre forme di prestazione di previdenza complementare di applicare l’aliquota dal 9% al 15% al montante selezionato per la rendita.
Consigli di leggere la nostra guida: Pensionamento con la RITA: requisiti, aspetto fiscale e convenienza
Esempi di calcolo
Per verificare la convenienza ho elaborato due esempi con un montante accumulato di 32.000 euro e un anticipo di 5 e 10 anni.
Primo esempio
Facciamo l’ipotesi che lei si trovi a chiedere il pensionamento con la RITA a distanza di 10 anni dall’età richiesta per la pensione di vecchiaia (67 anni) e ha accumulato un capitale nel fondo di 32.000 euro e convertendo il 100% del montante nella RITA, risulta:
Importo annuale lordo RITA: euro 3.200
Rata trimestrale lorda RITA: euro 800
Come più spesso ho spiegato questa misura è conveniente quanto il montante accumulato è alto e comunque 10 anni in anticipo sono tanti, è più conveniente se gli anni distanti sono di meno.
Secondo esempio
Ad esempio, pensionamento con 5 anni di distanza dall’età pensionabile e sempre 32.000 di capitale maturato nel fondo di 32.000 euro e convertendo il 100% del montante nella RITA, risulta:
Importo annuale lordo RITA: euro 6.400
Rata trimestrale lorda RITA: euro 1.600
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Risposta. Lei può accedere a questa misura quadrò avrà maturato i cinque anni di contributi nel fondo, la domanda di pensionamento dovrà essere inoltrata direttamente al suo fondo pensione.