Pensione come badante e colf, con 5 o 10 anni di contributi, le alternative
Pensione destinata a colf e badanti con un massimo di 5 o 10 anni di contributi, quali alternative reali ci sono? Analizziamo cosa prevede la normativa.
Pensione come badante o colf, la normativa prevede il pensionamento con 5 o 10 anni di contributi, con un requisito anagrafico in alcuni casi più alto di quello di vecchiaia e con contributi utili versati in determinati periodi. Analizziamo il quesito di una nostra lettrice pervenuto tramite WhatsApp: Gentile Sig.ra, mi permetto di spiegare la mia situazione. Ho 63 anni, e lavoro come badante. Sono straniera, ho 15 anni contributi pieni, come tocca noi 52 settimana. Per 5 anni sono stata disoccupata, scritta ufficio collegamento, con diritto di assistenza medica. Ora sto lavorando, ho soggiorno permanente. Volevo sapere cosa e quando mi aspetta per andare a pensione? In Polonia già sono pensionata con 20 anni di contributi. Posso avere speranza per andare pensione Italia? Grazie mille per gentilezza. (utente 15)
Pensione colf e badanti con 5 anni di contributi
Le colf e badanti possono accedere alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi regolarmente versati. L’età anagrafica richiesta è più elevata dell’età pensionabile richiesta per la pensione di vecchiaia ordinaria, infatti dal 2019 è di 71 anni e poi subirà un incremento del requisito pari a 3 mesi ogni biennio a seconda degli incrementi dell’aspettativa di vita. Inoltre, non bisogna avere contributi versati e accreditati al 31 dicembre 1995, questa misura è calcolata interamente con il sistema contributivo.
I lavoratori colf e badanti possono comunque accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni se hanno maturato un requisito anagrafico che nel 2019 è di 67 anni.
Badanti h24: conviventi, paga, riposo e ferie, le novità
Pensione con 15 anni di contributi
Leggi anche: Bonus autonomi da 1000 euro nel 2021: requisiti delle nuove indennità del decreto Ristori 5
E’ possibile accedere al pensionamento anche con 15 anni di contributi, anche con la deroga Dini che però prevede una penalizzazione della pensione che sarà calcolata interamente con l’opzione contributiva.
I requisiti per beneficiare di questa deroga sono di:
- possedere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
- avere almeno un contributo accreditato prima del 31 dicembre 1995
- avere almeno 5 anni di contributi accreditati dopo il 1996
Anche in questa misura l’età anagrafica richiesta è l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia che nel 2019 è di 67 anni.
Per maggiori informazioni sulla Deroga Dini, rimandiamo a quest’articolo: In pensione con 15 anni di contributi Deroga Amato: si ha diritto all’integrazione al minimo?
Conclusione
Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e con loro valutare la sua posizione contributiva in base alle varie misure pensionistiche, per capire a quale misura può aderire con la maturazione del requisito anagrafico. In riferimento alla Rita, è una misura destinata solo a coloro che hanno maturato almeno cinque anni di venti richiesti in un fondo pensione. Per maggiore chiarimenti le lascio qui tutte le informazioni: Pensione Rita, i nuovi requisiti 2018, i chiarimenti da COVIP
Per essere sempre aggiornati, seguiteci su: Facebook – Twitter – Gnews – Instragram e WhatsApp al numero +39 3515397062