Pensioni novità, la Quota 100 al vaglio del Consiglio dei Ministri
Oggi al vaglio del Consiglio dei Ministri la riforma Fornero che introduce la Quota 100 per i pensionati, in questi giorni il verdetto su come e quando entrerà in vigore
Oggi arriverà sul tavolo di consiglio dei Ministri il decreto fiscale e la manovra di revisione della Legge Fornero.
Si apre, oggi, ufficialmente l’iter che porterà all’approvazione dei due provvedimenti, i due provvedimenti sono in parallelo, sia dal punto di vista temporale, ma anche sul piano coperture economiche. Il Governo vuole trarre parte del finanziamento dei due costosi provvedimenti, reddito di cittadinanze e riforma Fornero, del gettito derivante dalla sanatoria fiscale. In questi giorni c’è attesa per la stima dei costi ed delle entrate per sostenere i capitoli di spesa.
Il Governo e i suoi obiettivi
Gli obiettivi del Governo si confermano, quelli propagandati durante la campagna elettorale, il varo della Quota 100 in modo che lavoratori che hanno raggiunto 38 anni di contributi versati e l’età di 62 anni possono andare in pensione anticipatamente; incrementare la pensione minima a 780 euro ed infine l’introduzione del reddito di cittadinanza.
L’entrata in vigore di questi provvedimenti è prevista per la primavera del 2019; la quota 100 dovrebbe andare in vigore con un meccanismo di finestre di accesso fisse, ciò per contenerne i costi, il reddito di cittadinanza dovrà attendere la riforma dei Centri per l’Impiego.
Riforma Legge Fornero: ulteriori provvedimenti
All’interno della riforma della Legge Fornero c’è anche la proroga dell’opzione donna, che consiste di dare la possibilità alle lavoratrici dipendenti ed autonome di andare anticipatamente in pensione accettando il ricalcolo contributivo dell’assegno, c’è la possibilità di una ulteriore proroga dell’Ape sociale per le categorie più disagiate, questo provvedimento è prevista la scadenza per il 31 dicembre 2018.
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Il governo per reperire ulteriori risorse finanziarie, intende assorbire nella legge di bilancio il taglio alle pensioni d’oro, previsto per le pensioni oltre i 4.500 euro netti al mese. Il disegno di legge ha iniziato il suo iter in Commissione Lavoro alla Camera e include anche la cancellazione dei privilegi sulle pensioni dei sindacalisti. L’inserimento nella manovra del ddl D’Uva permetterebbe di approvare velocemente il progetto di legge sul quale Lega e M5S hanno puntato molto in campagna elettorale.
Ormai siamo arrivati al nocciolo, dopo tante promesse e dichiarazioni, ora conosceremo finalmente come e con quale tempistica si metterà mano alla Riforma Fornero.