Prestiti INPS (ex Inpdap) per i dipendenti pubblici: guida completa sulla tipologia dei prestiti e i moduli da presentare

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06/09/2018

Prestiti Inpdap, ecco quali sono i tipi diversi, le loro caratteristiche e come richiederli

Prestiti INPS (ex Inpdap) per i dipendenti pubblici: guida completa sulla tipologia dei prestiti e i moduli da presentare

L’INPDAP (INPS Gestione Dipendenti Pubblici) offre ai lavoratori pubblici, pensionati pubblici e alle loro famiglie la possibilità di ottenere prestiti a tasso agevolato.

I tipi di prestiti concessi si possono dividere in due tipologie diverse:

  • quelli erogati direttamente dall’ente previdenziale;
  • quelli erogati da banche e società finanziare che hanno stretto una convenzione con l’INPS ex INPDAP.

I prestiti erogati direttamente dall’INPDAP sono finanziati tramite il “Fondo Credito”, che viene alimentato tramite i contributi versati dai dipendenti e dai pensionati pubblici. L’erogazione di questi prestiti a tassi agevolati è, quindi, legata alla disponibilità di fondi.

Ai prestiti INPDAP possono accedere tutti i lavoratori e i pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS, e i dipendenti e pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito. Inoltre possono accedere anche gli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale (ex ENAM) e i dipendenti delle aziende del Gruppo Poste Italiane Spa. I pensionati pubblici possono anche far richiesta di prestiti bancari tramite la cessione del quinto della pensione.

In questo articolo, e in quelli che seguiranno, daremo una guida informativa sui prestiti erogati dell’INPS ex INPDAP, dall’importo che si può richiedere alla durata del prestito, dal tasso d’interesse alla tabelle di calcolo e molto altro ancora.

Questo articolo è una guida alla modulistica da presentare per ogni tipo di prestito e inoltre vi diamo informazioni sulle caratteristiche dei diversi prestiti.

Modulistica da presentare

Ci sono diverse forme di credito agevolato che l’Inps mette a disposizione dei dipendenti e dei pensionati del settore pubblico. Questi sono: i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali diretti, che vengono erogati direttamente dall’INPS ex INPDAP tramite il Fondo Credito, che viene alimentato dalle contribuzioni degli iscritti, e i prestiti pluriennali garantiti, che vengono offerti da banche e società finanziarie convenzionate, e in cui l’INPS fa da garante.


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La domanda per richiedere tali prestiti va fatta esclusivamente per via telematica, cioè accedendo all’area riservata online del sito dell’INPS. Per effettuare la richiesta bisogna presentare tutta la documentazione necessaria e i moduli possono essere scaricati on line.  Ora vi elenchiamo la modulistica ufficiale necessaria per richiedere i prestiti ex INPDAP o per richiederne il rimborso anticipato in unica soluzione.

Documentazione Prestiti INPDAP: piccolo prestito

Per scaricare la modulistica necessaria per richiedere tale prestito bisogna seguire la seguente procedura:

  • Accedere al sito inps.it;
  • Accedi ai servizi > Servizi Gestione Dipendenti Pubblici (ex Inpdap) > Servizi per iscritti e pensionati > digitazione codice fiscale e PIN > Per area tematica > Credito > Piccolo prestito pensionati
  • oppure tramite il Contact center (803 164 gratuito da fisso; 06 164 164 a pagamento da cellulare), se in possesso di PIN;
  • o mediante patronato, anche se non in possesso di PIN (determinazione presidenziale n. 95/2012).

Possono richiedere questi prestiti:

  • lavoratori dipendenti iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici INPS;
  • lavoratori dipendenti aderenti al Fondo Credito D.M. 45/2007;
  • pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici INPS e aderenti al Fondo Credito D.M. 45/2007
  • pensionati INPS e di altri enti iscritti al Fondo Credito D.M. 45/2007.

Modulo Prestito pluriennale diretto – Iscritto in servizio / Pensionato

Per procurarsi il modello necessario per far domanda di prestito pluriennale diretto INPDAP, bisogna scaricare online, tramite il sito dell’Inps, il “Regolamento contenente motivazioni e documentazioni per Prestiti Pluriennali” collegandosi alla seguente pagina web:
“https://www.inps.it/docallegatiNP/Mig/IPost/REGOLAMENTO_CRED.pdf ”

Possono fare richiesta:

  • lavoratori dipendenti iscritti all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici;
  • lavoratori dipendenti aderenti al Fondo Credito D.M. 45/2007;
  • pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici INPS;
  • pensionati aderenti al Fondo Credito D.M. 45/2007.


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 Modello certificato medico per prestiti pluriennali diretti

La domanda dei prestiti pluriennali diretti INPDAP va corredata da un certificato medico di sana costituzione fisica, che deve essere rilasciato almeno 45 giorni prima della data di presentazione della domanda. Il certificato deve essere rilasciato esclusivamente da:

  • un medico del Servizio Medico Legale dell’ASL;
  • un ufficiale medico militare in attività di servizio;
  • un medico incaricato dall’Amministrazione di appartenenza dell’iscritto (e in questo caso il direttore dell’ufficio competente dovrà compilare il riquadro A).

 Modulo Prestito pluriennale garantito – Iscritto in servizio

Il modulo per la richiesta dei prestiti pluriennali garantiti emessi da banche e finanziarie in convenzione con l’INPDAP è sempre scaricabile online dal sito dell’Inps:
https://www.inps.it/nuovoportalein/default.aspx?itemdir=50064.

Possono essere richiesti da:

  • dipendenti aderenti al Fondo Credito;
  • dipendenti iscritti all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici.

Modulo Richiesta anticipata estinzione – Iscritto in servizio / Pensionato

Il dipendente o pensionato pubblico che ha ottenuto un prestito dall’INPDAP, può richiedere il conteggio di estinzione anticipata per il piccolo prestito o per il prestito pluriennale diretto.

La richiesta di estinzione anticipata deve essere redatta sull’apposito modulo presente sul sito ufficiale dell’Inps. Per scaricarlo è necessario collegarsi con il portale inps.it e fare click sul collegamento “Tutti i servizi” presente nella home page del sito.

Da qui è necessario scegliere la voce “Tutti i moduli” per accedere alla sezione del sito Inps in cui sono presenti tutti i moduli forniti dall’ente previdenziale. Per raggiungere la sezione dedicata ai modelli relativi ai prestiti e alle altre prestazioni creditizie ex Inpdap è necessario navigare utilizzando il menu laterale di sinistra. Da qui si dovrà selezionare prima la voce “Gestione Dipendenti Pubblici” e in seguito “Iscritto/Pensionato e Prestazioni creditizie e sociali”.

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Piccolo Prestito INPDAP: ecco tutte le sue caratteristiche

L’INPDAP mette a disposizione di dipendenti e pensionati pubblici prestiti di piccola entità che possono rivelarsi molto utili a sostenere una spesa improvvisa, che non era stata messa in preventivo. Ci stiamo riferendo al Piccolo Prestito Gestione Pubblica ex INPDAP, che può essere concesso nei limiti delle disponibilità di bilancio previste per ogni anno solare. Il piccolo prestito ex INPDAP può essere richiesto da lavoratori e pensionati del settore pubblico regolarmente iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, il così detto “Fondo Credito”.

Le rate: Piccolo Prestito

Le modalità del rimborso sono da 12, 24, 36 o 48 mensilità. Ogni rata è composta da una quota del capitale ottenuto in prestito con l’aggiunta di una quota di interessi.

L’importo richiedibile: Piccolo Prestito

L’importo che si può richiedere varia a seconda di alcune caratteristiche e, in particolare, dalla durata del rimborso e dallo stipendio o pensione del richiedente. La modalità è quella della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che consente di pagare le rate del finanziamento tramite trattenuta in busta paga o sulla pensione. Inoltre l’importo della rata non può superare il valore di 1/5 della pensione (nel limite del quinto cedibile) o dello stipendio netto mensile.

Il tasso d’interesse applicato: Piccolo Prestito

Il tasso di interesse che viene applicato sul Piccolo Prestito Gestione Pubblica è molto conveniente. Esso è fisso e si compone di tre aliquote che si vanno a sommare tra loro. La prima è il tasso di interesse nominale annuo (TAN) che è pari al 4,25%, la seconda fa riferimento alle spese amministrative quantificate nello 0,50%. C’è, poi, da sommare un premio fondo rischio per la quantificazione del quale occorre consultare un’apposita tabella, visto che l’aliquota cambia a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente. Una volta noto anche il valore del premio fondo rischi, è possibile calcolare il TAEG, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale.

Calcolo della rata: Piccolo Prestito

Per calcolare la rata e per la simulazione del piano di ammortamento bisogna far riferimento ad alcune apposite tabelle.

Erogazione del prestito

Il pagamento dell’importo richiesto per mezzo del Piccolo Prestito INPDAP avviene in contanti presso la banca cassiera dell’istituto oppure con accredito, direttamente sul conto corrente del richiedente. Il richiedente inizia a pagare le rate del prestito dopo due mesi dalla sua erogazione.

Il prestito, solitamente, viene erogato entro 60 giorni dalla ricezione della domanda. Comunque, stando alle analisi sui tempi di erogazione pubblicate dell’INPDAP e riferite ai prestiti concessi nel 2010, in media l’attesa è di 14 giorni.

Prestiti Pluriennali Diretti INPDAP: le caratteristiche

Un dipendente pubblico o un pensionato può richiedere un prestito pluriennale diretto, per ottenere una somma di denaro da utilizzare per sostenere determinate spese.

I Prestiti Pluriennali Diretti Gestione Pubblica vengono concessi direttamente dall’INPDAP, tramite la disponibilità di denaro presente nel Fondo Credito, che viene finanziato tramite la contribuzione dei dipendenti e pensionati del settore pubblico iscritti. L’importo richiesto dovrà essere documentato, presentando un’adeguata documentazione sulle spese da affrontare. Questa forma di finanziamento dell’INPS Gestione è un prestito di liquidità ,che viene erogato a coloro che hanno bisogno di far fronte ad una specifica spesa. Tale spesa deve essere dichiarata all’atto della domanda e deve essere elencata nelle fattispecie previste dal Regolamento.

Requisiti necessari per la richiesta del prestito: Prestiti Pluriennali Diretti

Il dipendente o il pensionato che fa richiesta di tale prestito deve avere determinati requisiti documentabili. Gli ulteriori requisiti che devono possedere il dipendente pubblico o il pensionato pubblico, sono:

  • essere iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • deve avere quattro anni di contributi versati nella stessa Gestione;
  • quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione;
  • un contratto a tempo indeterminato.

Poiché non tutti i dipendenti pubblici hanno un contratto a tempo indeterminato, l’INPDAP cerca di venire incontro anche a chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato. Coloro che posseggono quest’ultima tipologia di contratto lavorativo possono usufruire di questi prestiti solo se hanno un contratto superiore ai tre anni. Inoltre per accedere ai finanziamenti devono cedere una parte del loro trattamento di fine rapporto sotto forma di garanzia.

La domanda: Prestiti Pluriennali Diretti

La richiesta dei prestiti pluriennali deve essere presentata entro un anno dopo che la documentazione, con tutte le spese sostenute, viene attestata.  La richiesta del prestito va presentata esclusivamente per via telematica tramite il sito dell’Inps, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente di questo stesso articolo: “Modulo Prestito pluriennale diretto – Iscritto in servizio / Pensionato”.

All’atto della domanda bisogna presentare tutti i moduli e le autocertificazioni richieste.

Rate: Prestiti Pluriennali Diretti

I richiedenti del prestito potranno estinguere il debito in 5 o 10 anni, rispettivamente in 60 o in 120 rate mensili, pagabili ad una quota non superiore ad un quinto dello stipendio o della pensione.

Tassi d’interesse: Prestiti Pluriennali Diretti

Il tasso di interesse per i prestiti Pluriennali Diretti è fisso, con valore annuo del 3,50% TAN.  Vanno, però, aggiunte una percentuale per le spese di amministrazione (0,50%) e una per i fondi rischi, che varia in base alle condizioni previste nel Regolamento. Una volta nota anche l’aliquota del fondo rischi (che varia a seconda dell’età di chi richiede il prestito e della durata dell’ammortamento), è possibile effettuare il calcolo del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che indica il costo complessivo del finanziamento.

I tipi di spese finanziabili: Prestiti Pluriennali Diretti

Il prestito, poiché è finalizzato a sostenere diversi tipi di spese, può avere diversi importi. In particolare i prestiti quinquennali (durata 5 anni, rimborso in 60 rate mensili) possono essere richiesti per sostenere le seguenti spese:

  • calamità naturali (importo variabile a seconda dei danni subiti);
  • rapina, furto o incendio (l’importo varia a seconda della documentazione dei danni subiti);
  • trasloco per motivi familiari o trasferimento in altra sede di lavoro del dipendente pubblico (importo massimo 15.000 euro);
  • lavori condominiali della casa di proprietà in cui l’iscritto risiede (la somma dipende dalla documentazione);
  • spese di manutenzione ordinaria della casa di residenza (massimo 30.000 euro);
  • spese per installare impianti ad energia rinnovabile, esempio un impianto fotovoltaico (massimo 25.000 euro);
  • acquisto di un’auto (massimo 20.000 euro);
  • nascita di un figlio o adozione di un figlio (importo variabile);
  • protesi dentarie e cure odontoiatriche (nei limiti delle spese preventivate);
  • acquisto di autovettura modificata o di carrozzella per portatori di handicap (importo variabile);
  • malattia dell’iscritto (variabile);
  • decesso di familiari (variabile);
  • matrimonio dell’iscritto o di un figlio (massimo 23.000 euro);
  • iscrizione a corsi post laurea di almeno due anni (variabile).

I prestiti decennali (durata 10 anni, rimborso in 120 rate mensili) possono, invece, essere richiesti per finanziare queste spese:

  • riscatto di alloggi popolari o di alloggi di enti pubblici, presso cui si era in locazione (somma variabile in base alla documentazione);
  • acquisto casa in cooperativa (importo variabile);
  • acquisto casa destinata a residenza (massimo 150.000 euro);
  • costruzione abitazione destinata a residenza (massimo 150.000 euro);
  • estinzione anticipata o riduzione di un mutuo ipotecario (variabile);
  • manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione della casa di proprietà (max 100.000 euro);
  • malattia grave di un componente del nucleo familiare (cifra variabile);
  • altri casi eccezionali (massimo 50.000 euro).

Esistono delle apposite tabelle in cui è possibile effettuare il calcolo della rata e la simulazione del piano di ammortamento dei prestiti pluriennali dell’INPDAP. Una volta estinto il debito, il richiedente non potrà fare domanda per un altro prestito,  se non dopo un anno dalla fine del primo. Essendo questi prestiti pluriennali diretti concessi tramite il Fondo Credito, l’erogazione è subordinata alla disponibilità di denaro nell’anno solare. Per conoscere l’esito della propria domanda bisogna collegarsi all’area riservata del sito dell’INPS, a cui si accede tramite un apposito PIN.

Prestiti Pluriennali Garantiti INPDAP: le caratteristiche

Per la richiesta del prestito pluriennale garantito da un impiegato pubblico o da un pensionato pubblico, l‘INPS ex INPDAP fa da garante per la restituzione del debito. Ricordiamo, infatti, che dal gennaio 2012 l’INPDAP è confluito nell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici.

Tali prestiti sono finanziamenti che possono essere erogati solo da istituti di credito o società finanziarie convenzionate con l’ente previdenziale e in cui l’INPS fa da garante tramite il suo Fondo Credito. La garanzia offerta non è illimitata, infatti copre i seguenti casi:

  • decesso dell’iscritto prima che il piano di ammortamento sia completato,
  • in caso di cessazione del servizio, senza che il dipendente sia collocato in pensione, o il caso di riduzione dello stipendio.

Il garante, cioè l’INPS, in questo caso, provvede a estinguere il debito del richiedente e, se possibile, recupera le somme, ad esempio attraverso il Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

I requisiti necessari: prestiti pluriennali Garantiti

I dipendenti o i pensionati pubblici che possono richiedere tali prestiti devono possedere i seguenti requisiti:

  •  almeno quattro anni di servizio in corso, ridotti a due nel caso di mutilati di guerra, invalidi o decorati al valore militare.

Durata: Prestiti Pluriennali Garantiti

Questi finanziamenti possono essere distinti in due categorie: prestito con durata quinquennale o decennale.

Il primo è da restituire in 60 rate mensili, mentre il secondo in 120 rate mensili. Questa durata deve, però, essere commisurata agli anni rimanenti prima che il richiedente sia collocato a riposo. In tal caso la durata del piano di ammortamento non può eccedere il periodo rimanente prima di andare in pensione.

L’importo finanziabile e la rata: Prestiti Pluriennali Garantiti

I prestiti agevolati vengono erogati tramite la cessione del quinto dello stipendio. La rata non può essere superiore al valore di un quinto dello stipendio netto mensile e,quindi, senza considerare gli oneri previdenziali e le imposizioni fiscali applicate. L’ammontare massimo ottenibile viene, quindi, calcolato moltiplicando un quinto dello stipendio per il numero di rate del piano di ammortamento.

Tasso d’interesse: Prestiti Pluriennali Garantiti

Il tasso di interesse può variare in base agli istituti di credito che erogano il prestito, ma a questo devono essere aggiunti altri emolumenti. Ad esempio: una quota dello 0,50% a favore dell’INPS, per coprire le spese di amministrazione; una quota di premio compensativo per l’INPS,  pari all’1,5% per i prestiti quinquennali e al 3% per i prestiti decennali. Si consiglia di richiedere sempre alla banca convenzionata quali sono il TAN e il TAEG, in modo da poter valutare la convenienza del finanziamento rispetto ad altri preventivi.

Richiesta: Prestiti Pluriennali Garantiti

Per ottenere i Prestiti Pluriennali Garantiti ex INPDAP è necessario recarsi all’Istituto di credito convenzionato con l’INPS e farsi rilasciare la domanda (quattro copie) da presentare poi all’amministrazione competente. Alla domanda va allegato il certificato medico di sana costituzione fisica. L’amministrazione INPS Gestione ex INPDAP deve, poi, procedere a compilare la domanda ed allegare anche i documenti, che dimostrino l’ammontare dello stipendio. La domanda compilata va restituita all’Istituto erogante, che provvederà a stipulare il contratto da restituire all’Amministrazione, che a sua volta procederà ad inviare la documentazione alla sede INPS competente sul territorio. Sarà poi l’Inps, dopo un’attenta valutazione dei documenti, a decidere se concedere o meno la garanzia.

Per maggiori informazioni su questi finanziamenti agevolati è possibile consultare il regolamento ufficiale, o, in alternativa, recarsi presso la sede INPS Gestione ex INPDAP territorialmente competente, oppure chiamare il numero verde gratuito INPS 803-164.

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