Reddito di cittadinanza, pagamento di gennaio 2021: si parte il prossimo 27/12, ecco le informazioni da conoscere

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12/01/2021

Reddito di cittadinanza, pagamento di gennaio 2021: si parte il prossimo 27/12, ecco le informazioni da conoscere

Si avvicina la metà del mese e arriva il momento di fare il punto sul pagamento del reddito di cittadinanza. La misura di welfare ha costituito un meccanismo di sostegno fondamentale in questo periodo, caratterizzato dalla pandemia dettata dal coronavirus e dalle conseguenze della crisi economica. Gennaio rappresenta inoltre un periodo particolare perché entro la fine del mese cade anche il termine utile per presentare la certificazione ISEE.

Le scadenze da tenere presenti sono quindi numerose e diversificate, in base alla singola situazione del richiedente. A partire dal prossimo 15 gennaio 2021 molti richiedenti cominceranno infatti a ricevere per la prima volta la tessera di cittadinanza, mentre a partire dal prossimo 27/12 si concretizzeranno le ricariche in favore di chi ha già i pagamenti in corso. Ma vediamo nello specifico le date di pagamento da ricordare nel breve termine

Reddito di cittadinanza a gennaio 2021: pagamento in arrivo dal 15/12 e dal 27/12

Tenendo presente il quadro della situazione appena delineato, facciamo chiarezza sui pagamenti di gennaio 2021 relativi al reddito di cittadinanza. Tutti coloro che hanno presentato domanda di accesso alla misura entro lo scorso 31 dicembre 2020 e che hanno ottenuto il via libera da parte dell’Inps riceveranno a partire dal prossimo 15 gennaio la tessera di cittadinanza presso il proprio ufficio postale di riferimento.


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È opportuno sottolineare che la card di cittadinanza presenterà già al proprio interno la prima ricarica e sarà immediatamente utilizzabile. Chi invece ha l’emolumento in corso di pagamento potrà veder arrivare la nuova ricarica a partire dal prossimo 27 gennaio 2021. Infine, chi presenterà la nuova domanda entro il 31 gennaio dell’anno corrente vedrà arrivare (in caso di accettazione) il pagamento a partire dal prossimo 15 febbraio 2021. Come già spiegato, in questo caso riceverà direttamente la card da Poste Italiane contenente la prima ricarica.

Il calendario dei pagamenti per il reddito di cittadinanza nel corso del 2021

Chi desidera organizzare le proprie spese familiari può inoltre contare sulle stime di pagamento per i prossimi mesi. A tal proposito è però importante ricordare che il reddito di cittadinanza prevede un mese di stop dopo 18 mesi di percezione, con possibilità di rinnovare la richiesta dal mese successivo. Per quanto riguarda il calendario completo dei pagamenti relativi al reddito di cittadinanza nel corso del 2021, nel mese di febbraio, marzo e aprile gli accrediti arriveranno a partire dal giorno 24 del mese. A maggio i pagamenti partiranno invece il giorno 25/05.


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Da giugno a novembre 2021 le ricariche sono stimate nuovamente a partire dal 24 di ogni mese, mentre dicembre (come da tradizione) dovrebbe veder anticipare i pagamenti a partire dal giorno 31. Per chi effettua la richiesta di accesso al reddito di cittadinanza per la prima volta, in caso di accoglimento la consegna delle card resta fissata al 15 del mese successivo.

Reddito di cittadinanza 2021, come evitare lo stop dei pagamenti dal mese di febbraio

Concludiamo ricordando che per evitare d’incorrere nello stop dei pagamenti a partire dal mese di febbraio 2021 è fondamentale eseguire il rinnovo della certificazione ISEE. La documentazione va spedita tassativamente all’Inps entro e non oltre il prossimo 31 gennaio. Nel caso in cui non si proceda in tempo utile, l’ente pubblico di previdenza non revocherà il beneficio di legge, ma provvederà a sospenderlo.

Il beneficiario dovrà quindi inviare tempestivamente la documentazione aggiornata per poter vedere riprendere i pagamenti. La procedura può essere eseguita personalmente utilizzando i servizi offerti dal sito web dell’Inps, oppure in alternativa dal proprio patronato di fiducia. Quest’ultimo si occuperà di compilare la pratica per conto del richiedente e di indirizzarla all’attenzione dell’Inps.

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