Reddito di cittadinanza: smascherati furbetti che lavoravano in nero di notte
Trovati a Catania 7 lavoratori notturni in una casa di riposo per anziani impiegati in nero che percepivano reddito di cittadinanza. Pesantissime le conseguenze.
Scoperti altri furbetti del reddito di cittadinanza, questa volta a Catania, in una struttura di riposo per anziani. Non passa settimana senza che vengano divulgate notizie di irregolarità dei percettori del reddito di cittadinanza.
Rdc: lavoratori notturni in nero
Sono stati i carabinieri del Comando Tutela Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania a scoprire l’irregolarità durante il controllo in una casa di riposo per anziani di Catania. Dei 15 lavoratori identificati 11 erano in nero e 7 di loro percepivano reddito di cittadinanza dopo aver attestato all’INPS di trovarsi in stato di bisogno.
Le 7 persone beneficiarie del reddito di cittadinanza per la maggior parte del tempo venivano impiegate in lavoro in orari notturni: in questo modo avevano meno possibilità di essere smascherati.
Le 7 persone scoperte, ovviamente, non percepivano gli stipendi conformi alla categoria ma è da sottolineare che svolgevano il lavoro presso la casa di riposo senza essere formati in materia di sicurezza nè tanto meno erano sottoposti a visite mediche per stabilire l’idoneità al lavoro svolto.
Furbetti RDC, le conseguenze
Conseguenze molto pesanti per i 7 lavoratori in nero le cui card magnetiche de RDC sono state sequestrate dalla Procura di Catania. Oltre al sequestro è stata avviata la comunicazione all’INPS per la decadenza del sussidio e la restituzione delle somme indebitamente percepite per un ammontare di 32mila euro.
Anche il datore di lavoro che utilizzava lavoratori in nero è stato denunciato e sarà chiamato a versare sanzioni per 93mila euro e a versare i mancati contributi previdenziali per un ammontare di 20mila euro.