Il decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza ha introdotto la possibilità di valorizzare gli anni
dell’università ai fini previdenziali. È prevista la possibilità agevolata di riscatto per gli anni del corso di
laurea, con un meccanismo identico a quello già in uso per gli “inoccupati”.
È consentito colmare eventuali buchi contributivi, fino a un massimo di 5 anni, per periodi nei quali si è
lavorato ma non in regola con i versamenti previdenziali.
Il limite per usufruire di queste agevolazioni è l’anno 1996, ossia quando ha debuttato il sistema
contributivo di calcolo della pensione.
Riscatto laurea e agevolazione al 50%
Novità sul riscatto Laurea sono state introdotte dal DL 4/2019. Le novità riguardano la possibilità di un riscatto laurea a prezzo agevolato per gli under 45 o di fruire di detrazioni al 50% per coloro che non hanno contributi maturati prima del 1 gennaio 1996.
E’ proprio su questa seconda agevolazione, però, che bisogna fare attenzione.
Cosa accade se, pur non avendo contributi al 1 gennaio 1996, riscatto gli anni di laurea relativi al periodo che va dal 1994 al 1999?
Per tutte le informazioni consigliamo di leggere: Riscatto laurea con detrazione al 50%: attenzione agli anni di studio