Tassa sui rifiuti 2020: agevolazioni e sconti, ecco chi ne avrà diritto
La tassa sui rifiuti è un tributo che le famiglie pagano per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Nel 2020 ci saranno nuove agevolazioni. Ecco di che si tratta.
La tassa sui rifiuti (Tari) è un tributo che le famiglie devono pagare per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Nel 2020 le famiglie in difficoltà potranno avere degli sconti ed agevolazioni. Ecco di cosa si tratta.
Tassa dei rifiuti 2020: che cosa è, come si calcola
Come già detto, la Tari è la tassa sui rifiuti che dal 2014 ha accorpato le precedenti tasse sui rifiuti. Il pagamento spetta a tutti coloro che occupano o detengono locali o aree scoperte, in grado di produrre rifiuti urbani.
Inoltre, è bene ricordare che sono tenuti al pagamento della Tari anche gli inquilini, che occupano un immobile. Il pagamento Tari può essere a cadenza bimestrale, trimestrale o quadrimestrale, ma ogni Comune può scegliere una scadenza diversa.
Il calcolo si effettua sulla base di tariffe che tengono conto di eventuali esenzioni o riduzioni per reddito, dopo aver, ovviamente, presentato il modello Isee 2020.
Le tariffe sono basate su una quota:
fissa:
- costo del servizio,
- mq dell’immobile,
- modalità di servizio fornito,
- costi di investimento e di esercizio, compresi quelli di smaltimento;
variabile, stabilita sulla base di:
- quantità di rifiuti prodotti,
- numero dei componenti del nucleo familiare.
Tassa rifiuti 2020: esenzioni e agevolazioni
La normativa ha stabilito che per il pagamento della Tari vi sono due tipi di riduzione:
obbligatorie:
- per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti. In questo caso la riduzione sarà del 20%,
- grave violazione della disciplina di riferimento (Tari 2018),
- interruzione per motivi organizzativi, che hanno avuto come conseguenza danni ad ambiente e alla salute delle persone;
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facoltative, che variano da Comune a Comune:
- abitazioni con un solo occupante
- immobili abitate stagionalmente o con uso limitato,
- locali, diversi dalle abitazioni, e aree scoperte adibiti ad uso stagionale, ma non continuo,
- abitazioni occupate da soggetti che abitano all’estero per più di 6 mesi,
- fabbricati rurali ad uso abitativo.
Inoltre, i titolari di utenza domestica possono richiedere la riduzione o l’esenzione in caso di basso reddito.
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