Tassa sulla salute: spetta il rimborso ai lavoratori o l’accredito contributivo?

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02/04/2020

Contributi previdenziali versati dai lavoratori sotto forma di “tassa della salute” devono essere rimborsati o accreditati ai fini previdenziali?

Tassa sulla salute: spetta il rimborso ai lavoratori o l’accredito contributivo?

Un lettore ci chiede come recuperare i contributi versati sotto forma di Tassa della salute: Buongiorno, ho 62 anni e ho versato per quasi 5 anni la “tassa sulla salute” , purtroppo le informazioni avute dal mio consulente di all’ora erano che “corrispondeva” al versamento della pensione, pochi gg fa mi sono recato agli uffici INPS di zona e mi hanno detto che tutti quegli anni sono persi perché non si trattava di versamenti pensionistici pensi di una tassa a perdere.
Mi potete aiutare in merito?
Grazie

Tassa della salute e ricorso Codacons

Questo è un problema che ha investito molti lavoratori, il Codacons nel 2016 ha lanciato un appello a tutti i lavoratori non iscritti fino al 1995 ad alcun istituto mutualistico di natura pubblica che hanno versato allo Stato il 10% delle retribuzioni sotto forma di “tassa della salute”.

I lavoratori non hanno ottenuto il riconoscimento di queste somme a titolo di contributi previdenziali. Determinando per questi lavoratori una perdita significativa di anni di contribuzione sia ai fini giuridici che in termine di riconoscimento dell’anzianità contributiva svolta negli anni ai fini del trattamento pensionistico.

All’epoca il Codacons aveva avviato un’azione collettiva per tutti i lavoratori interessati.

La diffida avviata dal Codacons metteva a disposizione degli aderenti di chiedere il riconoscimento e il recupero delle somme versate a titolo di “tassa sulla salute”, inizialmente a favore dell’Inps fino al 1991 e successivamente fino al 1995 a favore dell’Amministrazione finanziaria sotto forma di contributi previdenziali.


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L’obbietto era quello di recuperare una somma compresa tra 300 e 1.000 euro oltre interessi e rivalutazione monetaria per ciascun anno di contribuzione perso, al massimo era possibile chiedere 15 anni.

Il Codacons si impegnava in caso di diniego o silenzio da parte delle amministrazioni, di avviare un ricorso collettivo al TAR del Lazio per far valere i diritti negati ad ogni lavoratore.

Il risultato di questa iniziativa o la decisione del TAR non sono riuscita a trovarlo. Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato e verificare se ci sono possibilità di un ricorso per recuperare i 5 anni di contributi versati sotto forma di tassa della salute.

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