Ultime notizie pensioni: Quota 100 dipendenti privati ad aprile e pubblici ad ottobre
Con la Quota 100 i dipendenti privati potranno andare in pensione già aprile del 2019 e poi successivamente un finestre aperte ogni tre mesi, invece i dipendenti pubblici potranno accedere alla pensione solo ad ottobre 2019. Ecco tutte le novità
In seguito all’accordo raggiunto tra l’Unione Europea e il governo italiano sulla manovra 2019, il Sottosegretario al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon ha specificato alcuni dettagli per quando riguarda il pacchetto pensioni. Non è ancora chiaro, se la norma entrerà in vigore con un decreto o con max emendamento. Ciò che si evidenzia è il superamento della riforma Fornero con l’applicazione della Quota 100 che prevede un raggiungimento di 62 anni di età e 38 anni di contributi come requisiti base.
Quota 100: dipendenti privati in pensione da aprile e pubblici da ottobre
Vi è una differenza nelle nell’accesso alla pensione con la Quota 100 tra dipendenti pubblici e dipendenti privati. Dobbiamo specificare che i dipendenti privati potranno andare in pensione già aprile del 2019 e poi successivamente un finestre aperte ogni tre mesi, invece i dipendenti pubblici potranno accedere alla pensione solo ad ottobre 2019 con un preavviso di sei mesi. Ciò è stato ideato per concedere al Ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, di poter svolgere i concorsi necessari per sostituire il personale che lascerà il lavoro in modo che la pubblica amministrazione non si troverà con un personale carente.
Quota 100 in vigore per tre anni e poi quota 41
Durigon ha chiarito oltre al ai tempi e agli aspetti delle entrate in vigore dell’accesso alla pensione con la quota 100, anche il numero di potenziali beneficiari e il discorso relativo alle risorse.
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Durigon sostiene che i 6,7 miliardi di euro stanziati per la misura sono sufficienti, anche perché si stima un minor aggravio di circa 2 miliardi di euro, inoltre il viceministro ha annuncia che la Quota 100 resterà in vigore solo per tre anni quindi dal 2019 al 2021 e dopo si passerà alla quota 41.
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