Assegno unico 2023, rivalutazione importi da febbraio: rinnovo, aumento, tabelle ISEE, domanda, quando richiederlo e quanto dura

Autore:
Niccolò Mencucci
31/01/2023

Assegno unico 2023, rivalutazione importi da febbraio: rinnovo, aumento, tabelle ISEE, domanda, quando richiederlo e quanto dura

Le novità in merito all’Assegno Unico 2023 non finiscono mai, soprattutto in merito alla rivalutazione degli importi da febbraio.

La perequazione sta arrivando per tutti, fin da quando è stato disposto l’allineamento all’inflazione per pensioni, trattamenti assistenziali e altro da novembre 2022 ad oggi, con la nuova fase delle rivalutazioni prevista tra febbraio e marzo 2023 per i rimanenti beneficiari.

In questo ricalcolo tutti avranno delle nuove cifre, sia per quanto riguarda l’importo dell’Assegno Unico 2023, sia per quanto riguarda le tabelle dell’ISEE. Vediamo infatti come funziona il rinnovo, e cosa è aumentato tra importo e tabelle ISEE, e soprattutto come fare domanda, quando richiederlo e quanto può durare.

Assegno unico 2023, rivalutazione importi da febbraio: scatta il rinnovo

Anche l’Assegno Unico 2023 prevede il rinnovo ogni anno, purché siano mantenute le stesse condizioni economiche e familiari previste per avere diritto all’erogazione del sussidio.

Oltre ad avere un’attestazione ISEE in corso di validità, la famiglia richiedente dovrà avere a carico uno o più figli minorenni o maggiorenni, con o senza disabilità. Consigliamo di avere un’attestazione ISEE perché, in caso di valore inferiore alla fascia massima consentita, si potrà richiedere un importo superiore alla minima prevista per chi invece non presenza alcun attestato.

La fortuna di quest’anno è che l’aumento dell’inflazione ha fatto disporre degli aumenti non solo sugli importi dell’assegno, ma anche sul tabellario ISEE.

Assegno unico 2023, previsto aumento per importi e tabelle ISEE

L’Assegno Unico 2023 è sottoposto alla perequazione come già previsto per le pensioni INPS. A causa dell’inflazione, l’Assegno poteva risultare “stretto” davanti all’aumento generalizzato di tutti i beni e servizi, per questo il Governo ha preferito garantire una rivalutazione anche per il sussidio alla natalità.


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Nel 2023 gli importi passeranno, con la perequazione al 7,3%:

  • da 175 euro a 196 euro, per le famiglie con ISEE inferiore alla soglia minima,
  • da 50 a 55 euro mensili, per chi ha un ISEE superiore alla soglia massima (o per chi non lo presenta).

Per soglia minima e massima intendiamo i valori ISEE disposti dall’INPS per garantire il massimo e il minimo importo erogabile per le famiglie che richiedono l’Assegno Unico 2023. Nel caso della soglia minima, con la rivalutazione si passa da 15.000 a 16.215 euro, mentre per la soglia massima si passa da 40.000 a 43.240 euro. 

Nota particolare per la maggiorazione relativa ai figli di età inferiore a un anno. Con l’aumento, l’Assegno passerà addirittura da 175 a 262 euro mensili. E senza contare anche tutti gli importi extra previsti col bonus bebè.

Assegno unico 2023, come fare domanda

La domanda per l’Assegno Unico 2023 non è teoricamente necessaria per chi ha già fatto richiesta nell’anno precedente. A fini di rinnovo bisognerà soltanto ripresentare l’ISEE, stavolta quello relativo ai redditi del 2021.

Ricordiamo che l’ISEE permette di avere importi migliori, altrimenti sarà possibile beneficiare solo dell’importo minimo, cioè 55 euro. Per ulteriori informazioni su come compilare l’ISEE puoi prendere appuntamento presso il Centro Assistenza Fiscale della tua provincia di residenza, oppure presso il Patronato Locale. Altrimenti puoi farlo online utilizzando il servizio precompilato dell’INPS.

Nel caso di prima richiesta, bisognerà fare domanda online tramite il proprio MyINPS, all’apposita pagina web, o direttamente presso uno sportello nella sede della tua provincia di residenza.

Assegno unico 2023, quando richiederlo e quanto dura

Nel caso in cui si sia alla prima richiesta dell’Assegno Unico 2023, bisognerà fare attenzione alla data di decorrenza. Puoi richiederlo in ogni momenti, ma se presenti la domanda entro il 30 giugno 2023 vedranno riconoscere l’Assegno unico a decorrere dal mese di marzo con gli arretrati.


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Nel caso in cui la domanda viene presentata dal 1° luglio 2023, le mensilità saranno liquidate nei mesi successivi senza il riconoscimento degli arretrati.

La durata dell’Assegno Unico 2023 è garantita fino alla richiesta di rinnovo ISEE, o fin quando la situazione familiare non sia più idonea per la richiesta.

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