Assegno Unico, nuovi aumenti di Marzo 2023: a chi spettano e quanto ammontano

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27/02/2023

Assegno Unico, nuovi aumenti di Marzo 2023: a chi spettano e quanto ammontano

Ottime notizie per i beneficiari dell’Assegno Unico: per il prossimo mese di marzo 2023 sono previsti nuovi aumenti, che dovrebbero concretizzarsi proprio con l’accredito mensile relativo.

Si tratta di un importante passo avanti per le famiglie italiane che si trovano in difficoltà economiche, specialmente in un momento come questo, in cui la crisi economica ha messo in ginocchio moltissimi nuclei familiari.

Non si tratterà di un aumento unico: le famiglie italiane potranno contare su tre differenti tipologie di maggiorazioni.

In questo articolo, esamineremo tutti gli aumenti in arrivo sull’Assegno Unico di marzo 2023. Inoltre, scopriremo a quanto ammontano gli aumenti e quali nuclei familiari, nello specifico, potranno beneficiarne.

Assegno Unico, tutte le maggiorazioni in arrivo a marzo 2023

Innanzitutto, a marzo arriverà un nuovo aumento grazie al conguaglio. Inizialmente previsto per gennaio o febbraio, il conguaglio è stato posticipato a marzo e permetterà di erogare tutte le somme dell’assegno unico non pagate nell’ultimo anno di percezione, da marzo 2022 a febbraio 2023, inclusi gli aumenti di rivalutazione e maggiorazioni riferite a gennaio scorso.

La seconda maggiorazione in arrivo dipenderà poi dalla Manovra 2023, che ha previsto un aumento agli importi previsti per determinate famiglie.

Infine, chi ha presentato un nuovo ISEE 2023 potrà contare sul ricalcolo dell’Assegno Unico. Ovviamente, questa terza possibilità riguarda soltanto i nuclei familiari che non hanno provveduto all’inserimento dell’ISEE 2023 ad inizio febbraio.

Aumento Assegno Unico di marzo 2023: la rivalutazione

Tra i nuovi aumenti all’Assegno Unico che si concretizzeranno durante il prossimo mese, il più interessante è quello che dipende dalla rivalutazione.

Dallo scorso mese di gennaio, le cifre concesse alle famiglie grazie all’Assegno Unico, ma anche le fasce ISEE, hanno subito delle modifiche.

L’aumento atteso è pari all’8,1%. Ma a quanto ammonta, con esattezza, l’incremento? Per fare un esempio concreto, consideriamo l’importo massimo concesso dall’Assegno Unico.

Fino a dicembre 2023, era possibile ricevere un importo massimo pari a 175 euro. Ad oggi, grazie alla rivalutazione, il tetto massimo dell’Assegno Unico è passato invece a 189 euro.


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Cambia, inoltre, il limite ISEE richiesto per poter ottenere la cifra massima: dai 15.000 euro viene innalzato a 16.215 euro.

Questi aumenti sono già operativi dallo scorso mese. A marzo 2023, tuttavia, le famiglie interessate riceveranno gli arretrati relativi al mese di gennaio 2023.

Maggiorazione Assegno Unico 2023: a quanto ammonta e a chi spetta

Il secondo aumento all’Assegno Unico che arriverà a marzo 2023 riguarda le maggiorazioni introdotte grazie alla Legge di Bilancio 2023.

La prima riguarda l’incremento del 50% sulla quota base. Tale incremento spetta a coloro che hanno a carico minori di età inferiore ad un anno, oppure per famiglie numerose con a carico un minore fino a 3 anni.

In questo caso, in famiglia devono figurare almeno tre figli l’ISEE familiare deve essere inferiore a 40.000 euro.

La Legge di Bilancio per l’anno corrente ha anche previsto un aumento dell’incremento forfettario da 100 a 150 euro per le famiglie numerose.

Per quanto riguarda questo incremento, la maggiorazione spetta a coloro che hanno a carico almeno quattro minori.

Aumenti Assegno Unico: più soldi anche grazie all’ISEE

Infine, per chi ha presentato tutti i documenti necessari per il rinnovo dell’ISEE 2023 ed ha un indicatore più basso nel 2023 rispetto al 2022, potrà contare su un ricalcolo dell’Assegno Unico a partire dal mese di marzo 2023.

Tuttavia, non tutti coloro con ISEE più basso otterranno un incremento. Le famiglie che otterranno l’importo massimo, ad esempio, non potranno ottenere alcun aumento, anche a fronte di riduzioni dell’ISEE.

Da ricordare, poi, che a coloro che hanno presentato l’ISEE 2023 a inizio febbraio, l’aumento potrebbe già essere stato applicato.

Questa terza tipologia di aumento, di fatto, si concretizzerà solamente per coloro i quali hanno presentato la documentazione dopo la prima metà del mese.


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Non è detto, comunque, che il ricalcolo comporti una maggiorazione: in alcuni casi, purtroppo, potrebbe anche essere negativo.

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