Bonus acqua potabile 2023, nuove scadenze per richiederlo

Autore:
Niccolò Mencucci
13/01/2023

Bonus acqua potabile 2023, nuove scadenze per richiederlo

Tra i vari bonus confermati in sede di Manovra di Bilancio, anche il bonus acqua potabile 2023 è stato prorogato fino al 31 dicembre. Si tratta di uno dei tanti incentivi per il rinnovo dei servizi idraulici domestici, anche se in forma di detrazione fiscale.

Se a livello di requisiti la misura è pressoché uguale a quella del 2022, per quest’anno il problema che dovrà affrontare il richiedente sono le scadenze.

Bonus acqua potabile 2023, nuove scadenze per richiederlo

Il bonus acqua potabile 2023 prevede due nuove scadenze per poterlo richiedere in tempo all’Ade (Agenzia delle Entrate). Una riguarda la data oltre la quale non si può più richiederlo, e l’altra quella oltre la quale non si avrà alcun diritto per i benefici richiesti.

La prima è il 28 febbraio 2023, data in cui tutte le domande dovranno essere inoltrate telematicamente all’Agenzia delle Entrate.

La seconda è il 31 dicembre 2022, data entro cui tutte le spese precedenti potranno beneficiare del bonus acqua potabile 2023.

Ricordiamo che questo bonus copre solo le spese sostenute per acquistare e installare sistemi di filtraggio per razionalizzare e migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti. E solo se effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.

Oltre tale data, non si potrà avere alcuna copertura fiscale sulle spese sostenute.

Come si richiede il bonus acqua potabile 2023

Il bonus acqua potabile si può richiedere solo ed esclusivamente in via telematica, facendo richiesta presso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per fare richiesta, bisognerà accedere alla propria area riservata, e andare alla sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, e infine alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.


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Se non si ha modo di accedere al servizio, basterà inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche disposte dal sito.

I documenti che avranno valore ai fini della richiesta sono i seguenti:

  • fattura elettronica,
  • documento commerciale con codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
  • versamento di tipo bancario o postale
  • altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

Non sono ammessi altre tipologie di pagamento, in particolar modo quelle fatte via contante.

Ricordiamo che il contributo è gestito dall’Agenzia delle Entrate, ma sarà monitorato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

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Come compilare il 730 se si richiede il bonus

Se si vuole richiedere il bonus acqua potabile 2023 anche per il proprio Modello 730 o F24, bisognerà limitarsi a riportare tutti i dati richiesti in alcune apposite righe presenti nella documentazione.

Se il richiedente ha a disposizione il Modello 730, dovrà riportare le cifre al rigo G15, sotto codice 10. Se nel caso dei redditi delle persone fisiche, servirà riportare le cifre al rigo CR31, sotto codice 10.

In entrambi i casi, non ci sono problemi o differenze sostanziali se lo si richiede col Modello 730 o F24: gli importi rimangono comunque gli stessi.

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L’importo del bonus per l’anno 2023

Il bonus acqua potabile 2023 è previsto nella misura di un credito d’imposta non superiore al 50% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, e solo se si acquista o installa sistemi di filtraggio per i rubinetti.

Anche per quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha previsto un importo per i privati e uno per le imprese:

  • 500 euro per i privati,
  • 2.500 euro per le aziende.

Va segnalato comunque che, seppur presentato come credito d’imposta al 50%, l’Agenzia può disporre di una riduzione immediata del credito in caso di altissime richieste. Al 28 febbraio 2022, data di chiusura delle presentazioni, il numero delle domande arrivò a 16 milioni, 11 in più rispetto ai 5 previsti dal fondo. Per accontentare tutti, il credito venne ridotto al 30,37%.


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