Bonus beni strumentali 2023, prorogata la scadenza sugli investimenti: quali sono e come funziona

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28/02/2023

Bonus beni strumentali 2023, prorogata la scadenza sugli investimenti: quali sono e come funziona

Le imprese che hanno effettuato investimenti in beni strumentali per l’innovazione tecnologica durante lo scorso anno, possono ottenere il credito d’imposta presentando domanda in un termine più ampio.

La domanda riguarda tutte quelle aziende che entro la fine del 2022 hanno versato delle somme per effettuare degli investimenti, con un acconto pari almeno al 20% della spesa complessiva, e permette di accedere allo sgravio fiscale per l’anno in corso fino alla fine di novembre.

In questo articolo vedremo quali sono gli interventi che permettono alle aziende di ottenere il bonus beni strumentali, e qual è la data ultima per presentare domanda per gli investimenti iniziati nel 2022. Inoltre scopriremo quali sono le nuove date per ottenere il bonus beni strumentali anche fino al 2026.

Investimenti in beni strumentali: il bonus si estende

Se un’impresa ha pagato un acconto pari ad almeno il 20% di tutta la spesa complessiva avrà diritto ad ottenere il bonus beni strumentali fino al 30 novembre del 2023. Il totale degli acquisti deve essere destinato a comprare dei beni volti all’innovazione tecnologica.

In particolare, i costi sostenuti devono riguardare software, beni materiali, arredi o beni immateriali rientranti nel modello industria 4.0.

Il decreto milleproroghe: la conversione del provvedimento

Tale decisione appartiene al provvedimento di conversione del decreto milleproroghe, e permette di avere un credito d’imposta in misura variabile, sulla base della spesa complessiva effettuata.

In particolare:

  1. Se l’investimento è superiore a 10 milioni di euro, fino a un limite massimo di 20 milioni di euro, si potrà richiedere un credito d’imposta pari al 10 per cento;
  2. Se invece l’investimento è compreso tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro, potremo avere il 20% dell’importo in detrazione;
  3. Qualora l’investimento sia inferiore o pari a 2,5 milioni di euro, si potrà richiedere il 40% della somma spesa come credito d’imposta.

La data della scadenza del bonus era già stata spostata dal 30 giugno al 30 di settembre del 2023, e questo avveniva per effetto della legge di bilancio. Adesso, però, col decreto milleproroghe convertito in legge, il termine slitta al 30 di novembre 2023.


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Le condizioni per ottenere il bonus beni strumentali

Per avere il bonus beni strumentali in riferimento al periodo di imposta relativo al 2022, bisogna rispettare almeno due condizioni. In particolare, le circostanze in cui il beneficio verrà accordato sono le seguenti:

  • Entro il 31 dicembre del 2022 bisogna aver pagato almeno il 20% rispetto all’effettivo costo di acquisto;
  • Entro la stessa data, bisogna aver effettuato la prenotazione di tutti i beni strumentali dei quali l’investimento si compone.

Solo a queste condizioni, infatti, sarà permesso di completare i lavori e ottenere lo sgravio contributivo durante quest’anno.

Il bonus beni strumentali: cos’è

Il bonus beni strumentali, come anticipato in precedenza, serve per l’acquisto dei beni che possono facilitare la trasformazione tecnologica dei processi produttivi delle aziende Italia.

Infatti, il buono strumentale è concesso soltanto alle strutture che producono beni e servizi presenti sul territorio statale, che intendano rinnovare le proprie immobilizzazioni in un’ottica di ammodernamento dei processi produttivi.

La proroga del bonus beni strumentali

Per raggiungere gli obiettivi fissati nel PNRR, il bonus beni strumentali è stato prorogato fino al 2025. Fino a questo termine si potranno fare investimenti in beni di ammodernamento del processo produttivo per ottenere un significativo sgravio fiscale. Tale agevolazione verrà riconosciuta per gli investimenti che vengono effettuati entro il 30 giugno del 2026.

Per poter usufruire del bonus in questo lasso di tempo, però, bisogna tenere presente che bisogna effettuare l’ordine dei beni indicati in precedenza, cioè quelli che permettono all’impresa di entrare nella industria 4.0, entro la data limite del 31 dicembre del 2025.

Alla stessa maniera, altra condizione imprescindibile per ottenere il bonus, consiste nel pagamento di almeno il 20% dell’acconto sul costo di acquisizione dei beni strumentali avanzati al termine del 2025.

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