Bonus Box Auto, prorogata la detrazione al 50% al 2024: come funziona e a chi spetta

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
01/04/2023

Bonus Box Auto, prorogata la detrazione al 50% al 2024: come funziona e a chi spetta

Il Bonus Box Auto è tra le agevolazioni fiscali che possono essere richieste per tutto il 2023, ora è stato prorogato anche per il prossimo anno. La misura permette di recuperare fino al 50% di spesa per acquisto o costruzione di un nuovo garage o posto auto. Vediamo come funziona, quali interventi rientrano nello sconto e come dichiarare la detrazione prevista nel modello 730.

Bonus box auto, come funziona

Il garage, rimessa o box auto può essere uno spazio fondamentale per chi vive in città. Per questo molti proprietari di immobili acquistano o costruiscono queste pertinenze per avere un comodo parcheggio, anche se in comune con altre persone. Con l’applicazione della detrazione detta bonus box auto, il governo, tramite l’Agenzia delle Entrate sta dando la possibilità a tutti di poter recuperare praticamente la metà ed ottenere una detrazione del 50% sul totale della spesa sostenuta.

Il limite di spesa è stato portato a 96.000 euro e ci sarà tempo fino a fine 2024 per la richiesta dello sconto. Quindi un’ottima occasione per risparmiare sui costi degli interventi. Vediamo quali sono i requisiti richiesti per il contribuente e quali lavori possono essere portati in detrazione.

A chi spetta il bonus box auto

Il bonus box auto spetta a tutti coloro che acquistano o costruiscono, anche con lavori fatti “in economia”, uno spazio da adibire ad autorimessa. Quindi vanno bene anche i garages in comune, a patto che queste costruzioni siano di pertinenza di un edificio già esistente e ad uso abitativo. Oltre a questo il requisito richiesto dal fisco è ovviamente quello della capienza fiscale.Si tratta di uno dei bonus edilizi che ancora resistono dopo il decreto Superbonus che di fatto ne ha cancellati e ridotti molti.


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Come tutte le altre agevolazioni, la detrazione sarà riconosciuta come sconto sull’IRPEF pagata annualmente dal soggetto dichiarante. Sempre fino a 10 anni. Quindi facendo i calcoli, ad esempio per un contribuente che spende 50.000 euro per l’acquisto di un box auto, potrà avere uno sconto sull’imposta di 25.000 euro, da rimborsare a rate di 2.500 l’anno.

Per quali interventi viene riconosciuta la detrazione

La detrazione del bonus box auto, fino al 2024 viene riconosciuta a tutti coloro che acquistano o costruiscono un garage o autorimessa di pertinenza dello stesso immobile nel quale abitano o comunque di un appartamento ad uso residente. Valgono anche i posti auto scoperti o parcheggi condominiali, se venduti insieme all’appartamento e realizzati dall’impresa costruttrice.

Nel caso di acquisto appartamento con box già compreso, l’impresa dovrà rilasciare un documento che attesta la spesa sostenuta per la realizzazione della pertinenza al fine di poter ottenere la detrazione. Per chi compra casa, il bonus è riconosciuto anche se non è ancora stato finalizzato l’atto ma solo con il preliminare e un contratto che ne dichiari il vincolo con l’immobile acquistato.

Come indicare la detrazione box auto nel modello 730

Per poter indicare correttamente la spesa sulla quale si intende usufruire della detrazione al 50% a titolo di bonus box auto, è necessario essere in possesso di alcuni documenti. Quando si acquista:

  • Atto di acquisto o preliminare di vendita dal quale deve risultare che il garage è di pertinenza dell’edificio
  • Dichiarazione dei costi sostenuti dal costruttore per la realizzazione del box
  • Bonifico bancario del pagamento

Quando invece il contribuente costruisce la pertinenza i documenti da presentare sono:

  • Concessione edilizia, permesso del comune che specifichi anche il vincolo di pertinenza
  • Pagamento tracciabile dei costi sostenuti, quindi bonifico bancario o postale

Nella dichiarazione dei redditi, modello 730, le spese vanno indicate nel quadro E, tra gli interventi edilizi agevolabili al 50%. Mentre nel quadro dove si dichiarano gli immobili vanno indicati i dati catastali identificativi della pertinenza realizzata o acquistata.

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