Bonus busta paga Aprile, importi in aumento e festività retribuite: ecco come sarà il cedolino
Aprile 2023, un mese ricco di feste: Pasqua, Pasquetta, e il 25, giorno della Liberazione. Per molti queste giornate, saranno pagate con una maggiorazione che potrebbe fare alzare lo stipendio percepito, anche grazie al cumulo con altri bonus inseriti in busta previsti dal governo per alcune categorie di lavoratori. Vediamo quindi come fare per controllare le voci in busta paga,quando una festività è goduta o non goduta e di quanto aumenterà lo stipendio di questo mese.
Busta paga Aprile, quali sono le festività
Per quanto riguarda la busta paga relativa al mese di Aprile 2023, i lavoratori potrebbero trovare più soldi grazie ad alcuni giorni di festa inseriti nello stipendio e pagati, con maggiorazione o in modo ordinario, in base al tipo di contratto che hanno stipulato con il datore di lavoro. Ma questo non sarà per tutti.
Altri infatti potrebbero addirittura trovare un importo più basso, a causa delle giornate di riposo che questo mese sono state superiori rispetto ai periodi precedenti, perchè ci sono le vacanze di Pasqua, il lunedì di Pasquetta, il 25 Aprile ed altri giorni liberi per chi ha goduto del “ponte festivo“. Chiariamo quindi in base alle differenti tipologie di prestazioni lavorative, a chi spetta l’aumento in percentuale per tali giornate.
Come vengono pagati giorni festivi in busta paga?
I giorni festivi in busta paga vengono pagati in modo differente. Tutto infatti dipende non solo dal giorno in cui cade la festa nazionale, ma anche in base al contratto e al tipo di lavoro svolto. Facendo un esempio, per Aprile 2023 c’è il giorno di Pasqua, che è sempre di domenica. E questa giornata in particolare non è inserita tra quelle che danno diritto alla cosiddetta “Festività non goduta“. Invece il lunedì di Pasquetta viene regolarmente retribuito anche se non si lavora.
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Mentre nel caso di alcuni contratti particolari come quelli del turismo o del commercio e servizi, che prevedono il lavoro anche durante le feste nazionali, potrebbe spettare l’aumento percentuale. Sempre se stabilito dal CCNL, e che può andare dal 20 al 30%. Inoltre c’è da ricordare che anche chi deve lavorare sabato e domenica ha comunque diritto ad un altro giorno infrasettimanale libero di riposo, come previsto dalla legge.
Cosa significa festività non goduta e come controllare
Come abbiamo detto, ci sono alcuni casi in cui si troverà in busta paga la voce “Festività non goduta”. Pagata con un importo pari a quello di una giornata lavorativa, pur avendo sfruttato il riposo. Questo accade quando una festa nazionale cade di domenica, perchè il lavoratore ha diritto alla paga giornaliera in quanto non ha potuto sfruttare la festività come quando la stessa cade infrasettimanalmente.
Quindi, tranne che per il giorno di Pasqua, per tutte le altre giornate inserite nell’elenco del governo come “Festività Nazionali“, bisognerà fare attenzione al giorno della settimana coincidente per ogni anno. E successivamente, controllare in busta paga l’importo erogato. Ovviamente anche questa regola non vale per tutti. Chi in accordo con l’azienda, firma un contratto che prevede che tali giorni non sono utilizzabili come riposo, dovrà attenersi a quanto stabilito.
Bonus Contributi Aprile, quanto vale in busta paga
Oltre ai possibili bonus, per chi ha lavorato a Pasqua e non solo, in busta paga sarà presente anche un’altra maggiorazione. Si tratta dello sgravio contributi, o meglio della riduzione sulla percentuale da pagare per il contributo I.V.S. che spetta al dipendente.
Questa misura vale il 3% per chi guadagna fino a 1923 euro al mese, e il 2% per chi arriva al massimo a 2692 euro. Pertanto, nei primi giorni di maggio, o quando verrà consegnata la busta paga, si potrà controllare l’importo, che per alcuni vale fino a 50 euro al mese in più.
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