Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, al via gli aumenti in busta paga per le Forze Armate e la Polizia: requisiti, INPS, importi, chi ha diritto, come funziona e quando arrivano

Autore:
Niccolò Mencucci
06/02/2023

Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, al via gli aumenti in busta paga per le Forze Armate e la Polizia: requisiti, INPS, importi, chi ha diritto, come funziona e quando arrivano

In arrivo un nuovo bonus per tutti coloro che appartengono ad una specifica categoria lavorativa. Si chiama bonus defiscalizzazione e fondino 2023, e consiste in un contributo fiscale per tutti coloro che hanno uno stipendio basso.

È uno dei tanti emolumenti previsti da quest’anno per diverse categorie lavorative, come accaduto per il bonus 150 euro, in erogazione da questo mese. Vediamo meglio come funziona, chi ne ha diritto e tutti i requisiti e gli importi previsti.

Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, al via gli aumenti in busta paga per le Forze Armate e la Polizia

Il bonus defiscalizzazione e fondino 2023 è uno strumento riconosciuto a partire dal 2018 che consente di recuperare una parte delle imposte versate sui trattamenti economici accessori. In pratica una specie di fringe benefit, ovvero un compenso in natura, sotto forma di beni e servizi dal datore di lavoro ai dipendenti, come è il bonus benzina 2023 per i dipendenti privati.

Nel nostro caso, si tratta di un recupero stabilito dall’articolo 45 del decreto legislativo n. 95 del 2017 per recuperare le imposte versate in più nel 2022, ma solo per coloro che nel 2021 non hanno superato un certo reddito.

A sua volta è previsto anche il cosiddetto “fondino”, ovvero una maggiorazione mensile che tuttavia è più alta per coloro che fanno parte di una categoria lavorativa ben specifica, quella delle Forze di Polizia.

Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, chi ha diritto e come funziona

Il bonus defiscalizzazione e fondino 2023 è previsto solo per chi appartiene ai copri delle Forze Armate. È un tempo in cui chi è dentro alle Forze dell’Ordine può accedere anche a delle agevolazioni carrieristiche, come nel caso del concorso pubblico 2023 per i volontari dell’Esercito.

Nel caso del bonus, bisognerà essere in servizio, alla data del 1° gennaio 2022, e lavorare presso uno dei corpi delle Forze armate, comprese le Capitanerie di porto, o delle Forze di polizia, sia a ordinamento civile che militare.


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Non è necessario presentare domanda all’amministrazione di competenza, basterà aspettare l’erogazione automatica del bonus defiscalizzazione per avere diritto al rimborso.

Nel caso del bonus fondino, sarà in arrivo in formato bonus busta paga, come una specie di Bonus IRPEF ma sempre per chi ha un certo limite reddituale.

Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, tutti i requisiti e gli importi

Per richiedere il bonus defiscalizzazione bisognerà non aver superato nel 2021 un certo reddito, pari a 28.974 euro (lordi). Oltre a quello, bisognerà essere in servizio per le Forze dell’Ordine alla data del 1° gennaio 2022.

Nel caso del bonus fondino 2023, basterà solo essere dentro al personale delle Forze armate, come previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 94 del 19 maggio 2017. Ma nel caso del bonus fondino 2023, l’extra sarà previsto solo nel caso di coloro che appartengono al grado di Maggiore o Tenente Colonnello.

Gli importi sono decisamente buoni. Oltre alla misura massima di 490 euro per il bonus defiscalizzazione, si potrà avere 20 euro in più al mese se si ha il grado di Maggiore, e 30 euro in più al mese se si ha il Tenente Colonnello.

Più delle maggiorazioni che vanno dal 40% per il personale con indennità di comando fino al 70% per chi ha un grado superiore o addirittura per incarichi previsti dalla determina del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Bonus defiscalizzazione e fondino 2023, quando arrivano

Il bonus defiscalizzazione e fondino 2023 è previsto già da quest’anno per tutti coloro che hanno i requisiti sopracitati, oltre ad essere dentro le Forze dell’Ordine.

Ricordiamo che la sua introduzione è atta a risolvere la sperequazione creatasi tra chi aveva beneficiato di precedenti maggiorazioni e chi, non avendo maturato chissà che anzianità di carriera, non ha ricevuto nulla.


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Al momento gli unici che potranno avere la certezza di riceverlo a febbraio 2023 sono i dirigenti. Per tutti gli altri non ci sono certezze, ma inevitabilmente si potrà andare a fine anno.

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