Bonus figli disabili 2023, erogato il contributo per i genitori: chi ha diritto e quando

Autore:
Niccolò Mencucci
10/03/2023

Bonus figli disabili 2023, erogato il contributo per i genitori: chi ha diritto e quando

Dal 1° febbraio è disponibile un nuovo bonus per le famiglie che hanno a carico un figlio diversamente abile: si chiama bonus figli disabili 2023, e prevede un contributo di diverse centinaia di ero al mese.

Ma per il 2023 il bonus non sarà disponibile per tutte le famiglie, anche se hanno un figlio disabile. Solo alcune potranno avere diritto al bonus figli disabili 2023. Vediamo a chi spetta e come richiedere il bonus figli disabili all’INPS entro la scadenza.

Bonus figli disabili 2023 al via, ma solo per questi genitori

Negli anni precedenti c’erano delle agevolazioni e dei supporti economici per tutte le famiglie con figli disabili, ma nel caso specifico del bonus figli disabili 2023 la platea è stata ridotta notevolmente.

Come previsto dal decreto, il bonus figli disabili spetta esclusivamente alle famiglie monoparentali che si trovano in oggettiva difficoltà economica.

Per “oggettiva difficoltà economica” il decreto prevede che nella famiglia ci sia un genitore:

  • disoccupato,
  • lavoratore ma a basso reddito.

Rimane invariata la percentuale di disabilità richiesta per il figlio a carico, almeno del 60%. Per certi versi richiama la maggiorazione prevista per l’Assegno Unico 2023, ritirata a causa di alcune errate interpretazioni tra richiedenti e INPS.

Bonus figli disabili 2023, come funziona

Il funzionamento del bonus figli disabili 2023 è abbastanza semplice. Si tratta di un contributo mensile per sostenere le spese mediche e sanitarie a favore del figlio disabile che si ha a carico.

È un contributo totalmente indipendente da altre forme di sostegno. Si può addirittura richiedere in concomitanza con lo stesso Assegno Unico 2023, per il quale sono previste anche ulteriori maggiorazioni proprio per chi è affetto da disabilità.

Al pari dell’assegno unico, anche il bonus figli disabili consiste in un assegno che viene erogato su base mensile, calcolato però in base al numero dei figli disabili a carico del genitore.

Ricordiamo che per presentare la domanda occorre:

  • avere la residenza in Italia,
  • essere cittadini italiani/europei
  • (in alternativa) possedere il permesso di soggiorno.

È necessario anche possedere un ISEE non superiore a 3.000 euro all’anno per ottenere il bonus figli disabili. Nel caso di redditi, se lavoratori dipendenti o parasubordinati il reddito annuo deve essere inferiore a 8.174,00 euro, o 5.500 euro in caso di lavoratore autonomo.

Per avere ulteriori dettagli sull’agevolazione confermata per quest’anno, si può fare riferimento al messaggio INPS numero 422 del 27-01-2023.

Bonus figli disabili 2023, a quanto ammonta

A differenza del citato Assegno Unico, il bonus figli disabili 2023 prevede degli importi più ricchi, anche se con condizionalità molto più stringenti rispetto all’Assegno.

Sono previsti tre importi, secondo quanto stabilito dal decreto, e ognuno riguarda la numerosità di figli disabili a carico:

  • 150 euro per le famiglie con un solo figlio disabile a carico;
  • 300 euro per le famiglie con due figli disabili a carico;
  • 500 euro per le famiglie con tre o più figli disabili a carico.

Tali importi non risentono dell’ISEE o del reddito, sempre se inferiore alla soglia massima consentita. L’essenziale è che il figlio o i figli a carico soffrano di una disabilità accertata almeno al 60%.


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Bonus figli disabili 2023, quando scade

La scadenza per fare domanda del bonus figli disabili 2023 è il 31 marzo 2023. Già dal 1° febbraio si può fare richiesta del bonus, e sempre con le classiche modalità previste anche per tutti gli altri bonus.

La via più comoda è quello di andare all’apposita sezione dedicata sul sito dell’INPS, effettuando l’accesso con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Altrimenti bisogna rivolgersi al Contact Center dell’INPS, o rivolgersi ai Patronati per ricevere assistenza gratuita sul bonus.

La domanda si può presentare solo dal 1° febbraio al 31 marzo 2023, mentre dal mese di giugno sarà possibile visualizzare lo stato della stessa, se appunto è stata accolta o rifiutata dall’INPS.

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