Bonus idrico 2023, prorogata l’agevolazione fiscale per ristrutturare il bagno: requisiti, ISEE, piattaforma, scadenza, come funziona e come richiederlo

Autore:
Niccolò Mencucci
02/02/2023

Bonus idrico 2023, prorogata l’agevolazione fiscale per ristrutturare il bagno: requisiti, ISEE, piattaforma, scadenza, come funziona e come richiederlo

Anche il bonus idrico 2023 ha avuto la sua proroga, al pari di tutte le altre detrazioni fiscali. Parliamo di un’agevolazione che ha riscosso negli ultimi anni un grosso successo, al punto da venire prorogata continuamente, anche se con le opportune modifiche.

Per il 2023 il bonus si presenta sempre come uno sconto fiscale, ma gli importi sono variati sensibilmente rispetto a quanto disposto nell’anno precedente. Vediamo meglio come funziona il bonus idrico 2023 con la nuova proroga, e come richiederlo entro la scadenza prevista.

Bonus idrico 2023, prorogata l’agevolazione fiscale per ristrutturare il bagno

Il bonus idrico 2023 ha avuto la stessa proroga che è stata già garantita per quanto riguarda i vari bonus casa 2023. Non è un caso: parliamo di un bonus che è molto utile per chi sta ristrutturando casa e deve provvedere alla sostituzione dell’intera rubinetteria di casa.

Anche se non si tratta né di un voucher né di un credito, ma solo di un’agevolazione fiscale, l’importo previsto per ammortizzare le spese non è affatto basso, specie per quanto riguarda la rubinetteria. Non si può ovviamente dire lo stesso per quanto riguarda il bonus mobili ed elettrodomestici 2023, che ha subìto un ulteriore riduzione degli importi.

Bonus idrico 2023, come funziona e come richiederlo sulla piattaforma

Il bonus idrico 2023 funziona come agevolazione fiscale prevista soltanto per le spese relative all’installazione e alla sostituzione di rubinetteria e dispositivi igienico-sanitari.

Si tratta di una detrazione calcolata per un massimo del 50% sulle spese effettuate nel corso dell’anno di riferimento ai redditi (es. se richiesto nel 2023, si farà riferimento alle spese del 2022). I massimali di spesa differiscono a seconda del richiedente:

  • per le persone fisiche il massimale è a 1.000 euro,
  • per ogni immobile non residenziale (commerciale, istituzionale, arti e professioni e gli enti non commerciali) il massimale è a 5.000 euro.

Per richiedere il bonus idrico 2023 bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta raggiunta l’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.


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Una volta ricevuto il bonus, si potrà utilizzare come forma di compensazione tramite:

  • modulo F24 se per titolari di Modello Redditi,
  • Dichiarazione dei Redditi per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo.

Bonus idrico 2023, quali sono i requisiti

Tra i requisiti per avere il bonus idrico 2023 non è previsto l’ISEE, ma solo con quanto comunicato all’Agenzia delle Entrate. In molti infatti lo confondono con l’omonimo bonus idrico, uno dei sostegni economici previsti nei bonus bollette 2023. Come accennato sopra, bisognerà riportare tutte le spese ammissibili, effettuate nell’anno solare di riferimento. Ma solo se riguarderanno:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica,
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina.

Nel caso dei vasi in ceramica, il volume massimo di scarico dovrà essere uguale o inferiore a 6 litri, e lo stesso vale per i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua. Diversamente, soffioni doccia e colonne doccia dovranno avere una portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto.

Bonus idrico 2023, la scadenza

Il bonus idrico 2023 non ha una scadenza per quanto riguarda la spesa di riferimento, ma solo per quanto riguarda la domanda. Per fare domanda sul sito dell’Agenzia delle Entrate si avrà tempo fino al 28 febbraio 2023.

Se oltre quella data verranno effettuate ulteriori comunicazioni, l’Agenzia si riserverà il diritto di non procedere all’assegnazione del bonus. Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, anche nel caso di “comunicazioni atipiche“, ovvero tutte le comunicazioni che hanno al loro interno file resi conformi a parametri tecnici indicati nella scheda informativa, in sostituzione ai moduli disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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