Bonus mobili 2023: plafond a 5000 euro

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13/12/2022

Bonus mobili 2023: plafond a 5000 euro

Bonus mobili 2023, la manovra non prevede interventi correttivi sul meccanismo di sostegno pensato per chi deve cambiare l’arredo. Il beneficio di legge continuerà a restare in essere per coloro che prevedono degli interventi sulla propria abitazione. Vi sono però dei cambiamenti importanti sull’importo detraibile. Il quale si dimezzerà a partire dal prossimo 1° gennaio.

Si passerà quindi da 10mila a 5mila euro. Per chi desidera spendere l’intero importo, restano poco più di due settimane. A partire dall’inizio del 2023 si perderà infatti la quota residua.

La possibilità di beneficiare del bonus resterà legata all’avvio d’interventi di recupero del patrimonio edilizio, che devono essere partiti entro lo scorso 1° gennaio 2021. Per chi invece vorrà procedere nel prossimo anno, gli interventi dovranno partire dal 1° gennaio 2022.

Bonus mobili 2023: le nuove regole al via tra due settimane

Resta quindi poco tempo per coloro che desiderano utilizzare il plafond del bonus mobili da 10000 euro. Il tetto di spesa sul quale beneficiare della detrazione di legge passa infatti a 5000 euro, dato che la legge di bilancio 2023 non prevede interventi.

Il beneficio vale sia per l’acquisto di mobili che di elettrodomestici, purché sia effettuato in connessione con i lavori di recupero del patrimonio edilizio. È inoltre comprensivo di eventuali spese di trasporto e di montaggio.


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Bonus mobili 2023: a chi spetta il beneficio di legge

Il bonus mobili consente di portare in detrazione Irpef il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, purché questi non risultino inferiori alla classe A per i forni, alla E per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie e alla F per frigoriferi e congelatori.

Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti che risultano assoggettati all’imposta dei redditi sulle persone fisiche e che sono titolari delle detrazioni spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Tra i lavori che danno diritto al bonus mobili ci sono gli interventi di manutenzione straordinaria e di restauro. Rientrano inoltre i lavori di risanamento conservativo e le ristrutturazioni edilizie su singoli appartamenti, nonché le opere di ricostruzione o di ripristino d’immobili che sono stati danneggiati da eventi calamitosi, qualora venga dichiarato lo stato di emergenza.

Quando non spetta il bonus mobili 2023: i casi di esclusione

Il bonus mobili non spetta per le attività di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti. Si pensi, ad esempio, alla tinteggiatura delle mura oppure alla sostituzione degli infissi. L’agevolazione non si attiva nemmeno per la realizzazione di posti auto oppure di box in pertinenza. In caso di attività di manutenzione ordinaria, spetta se sono stati svolti lavori sulle parti comuni di un edificio residenziale.

In tale evenienza, i condomini hanno diritto al bonus in quota solo per i beni acquistati per arredare queste parti e non per la propria abitazione. Inoltre, spetta a coloro che usufruiscono del sisma bonus ordinario, oppure del super sisma bonus al 110%.

Attenzione alla data d’inizio degli interventi edilizi per non perdere il bonus

Come già anticipato, i cittadini che desiderano usufruire del bonus mobili dovranno prestare particolare attenzione alla data di inzio lavori. Questa non deve infatti risultare posteriore alla data in cui sono state sostenute le spese per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici.


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L’avvio dei lavori dovrà essere provata dalle rispettive abilitazioni o comunicazioni amministrative previste dalle norme edilizie o dalla comunicazione preventiva all’Asl. Oppure da una dichiarazione sostitutiva, per quei lavori che non prevedono comunicazioni obbligatorie.

La legge afferma che la detrazione spetta a condizione che i lavori di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto. Pertanto, per gli acquisti che saranno effettuati nel 2023 i lavori di ristrutturazione dovranno partire dal 1° gennaio 2022. Mentre per gli acquisti che saranno effettuati nel 2024 i lavori dovranno essere avviati dal 1° gennaio 2023.

Bonus mobili 2023: il plafond si dimezza

Purtroppo la vera novità rispetto all’applicazione del bonus mobili nel 2023 è il dimezzamento del plafond di spesa, che passa da 10000 a 5000 euro. Nell’importo delle spese detraibili possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio, purché risultino sostenute con pagamenti tracciabili (bonifico oppure carte di debito o di credito).

Per poter beneficiare della detrazione è necessario conservare la fattura oppure lo scontrino fiscale. Non sono ammessi per i pagamenti contanti o assegni bancari. La detrazione è possibile anche se i mobili e gli elettrodomestici sono acquistati a rate, purché la società di credito paghi il corrispettivo con le stesse modalità già indicate in precedenza e il contribuente abbia una copia della ricevuta di pagamento.

Come avviene il recupero della spesa tramite bonus mobili

Il recupero della spesa tramite bonus mobili avviene con una detrazione che viene ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di uguale importo. L’agevolazione non prevede infatti lo sconto in fattura o la cessione del credito. In aggiunta, è indispensabile che il beneficiario del bonus mobili utilizzi anche la detrazione del 50% del recupero edilizio.

L’eventuale detrazione non utilizzata totalmente oppure in parte non si trasferisce in caso di decesso o di cessione dell’immobile. Pertanto, il contribuente continuerà a beneficiare del bonus anche se l’abitazione ristrutturata è oggetto di vendita prima che sia trascorso l’intero periodo di recupero del bonus.

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