Bonus Partita IVA 2023, 800 euro per sei mesi: a chi spetta e come richiederlo

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
08/11/2023

Bonus Partita IVA 2023, 800 euro per sei mesi: a chi spetta e come richiederlo

Bonus Partita IVA, 800 euro al mese per sei mesi da richiedere subito. ISCRO: una misura diventata strutturale a sostegno dei professionisti che hanno perso parte dei guadagni relativi alla propria attività. Vediamo come richiederlo, quali sono i requisiti per ottenerlo e come varieranno gli importi.

Bonus Partita IVA 2023: come funziona

Il governo ha rinnovato e reso strutturale una misura di sostegno economico destinata ai professionisti e alle partite Iva in difficoltà. Si tratta di un Bonus detto ISCRO e cioè “Indennità di discontinuità reddituale” che permette di ottenere fino a 800 euro al mese, per sei mesi, utili a compensare i guadagni persi.

Funziona infatti come una cassa integrazione e può essere richiesto quando c’è una particolare carenza di lavoro, certificabile in base al reddito dichiarato rispetto all’anno precedente. Ci sono però specifici requisiti da rispettare per la domanda, e anche gli importi varieranno a seconda di fattori economici previsti dalla legge di Bilancio.

Requisiti per il Bonus ISCRO

Per fare richiesta del Bonus ISCRO per partita Iva ed ottenere fino a 800 euro al mese di indennità per il reddito, i professionisti dovranno accertarsi di rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge. Questi sono stati stabiliti al fine di evitare soprattutto una cumulabilità con altri sostegni diretti. Infatti una delle principali cause di esclusione è essere titolari di pensione Inps o di sussidi statali per bassi redditi come il recente assegno di inclusione, ex Reddito di cittadinanza.

Poi ci sono i fattori economici da valutare, in base ai quali dipenderà anche l’importo mensile erogato. Occorre certificare di aver prodotto un reddito complessivo derivato dal lavoro autonomo non superiore al 70% dei redditi relativi all’anno precedente. In pratica bisogna dimostrare che effettivamente c’è stata una perdita di guadagni. Il reddito dichiarato inoltre non dovrà comunque essere superiore ai 12000 euro nell’anno prima che si effettua la richiesta del bonus.  Infine due importanti requisiti da rispettare che verranno controllati in fase di istruttoria saranno:


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  • Avere una Partita Iva aperta ed attiva da almeno tre anni
  • Iscrizione alla Gestione Separata
  • Essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali

Come si calcolano gli importi

A partire dall’accoglimento della domanda si calcoleranno gli importi che verranno erogati mensilmente e la durata del Bonus Partita Iva. Si basano infatti sul reddito effettivo e sulla perdita certificata. La somma di 800 euro è il massimo che può spettare a ogni autonomo, pertanto la cifra sarà modulata per ogni soggetto. In ogni caso ricordiamo che il minimo è di 250 euro mensili.

Nello specifico, a chi rispetta i requisiti sarà pagata l’indennità del valore del 25% dell’ ultimo reddito dichiarato. Sono poi previsti, come accade per altri sussidi destinati a chi è in difficoltà economica per disoccupazione, corsi di formazione e riqualificazione. Questi saranno obbligatori, e l’aggiornamento riguarderà il settore dell’attività che il professionista o autonomo già svolge e per la quale viene richiesto il bonus ISCRO.

Come richiedere il Bonus Partita IVA da 800 euro al mese

Il Bonus Partita Iva può essere richiesto anche direttamente online. Inps infatti ha previsto un portale appositamente studiato per la presentazione delle domande in via telematica da parte dei lavoratori. I termini scadenza sono fissati al 31 ottobre di ogni anno e può essere richiesto una sola volta in tre anni. Mentre i requisiti andranno autocertificati tramite compilazione dei moduli nei quali bisognerà dichiarare il reddito sia dell’anno precedente che si quello in corso per verificare la perdita.

I dati saranno controllati tramite verifiche incrociate da Inps e sugli archivi di Agenzia Entrate, oltre a quelli relativi alla regolare posizione in merito ai versamenti contributivi della Gestione Separata. Una volta terminata l’istruttoria, il beneficio spetterà a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda e sarà accreditato nelle modalità previste e negli importi stabiliti direttamente con bonifico in conto corrente intestato al beneficiario.

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