Bonus separati, fino a 800 euro al mese: come funziona

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03/08/2022

Bonus separati, fino a 800 euro al mese: come funziona

Bonus separatati al via in favore dei genitori che si trovano in stato di bisogno a causa del covid e faticano perciò a provvedere al mantenimento dei figli conviventi. Il provvedimento ha ottenuto il via libera dal parlamento e si avvia alla propria applicazione. In particolare rivolgendosi al genitore che rischia di risultare inadempiente per cause dettate dalla crisi economica, ma destinando la cifra agli assegnatari del mantenimento.

Chi si trova in questa situazione potrà beneficiare del cosiddetto “bonus per padri separati”. Una tutela che di fatto è estesa anche alle madri, nonostante la propria denominazione. Con questa misura, al genitore affidatario sarà erogata una cifra che può arrivare fino a 800 euro al mese per coprire il mantenimento non corrisposto.

Bonus separati, possibile percepire fino a 800 euro al mese

Nell’arco dell’intera annualità, la cifra complessiva erogabile è quindi di 9600 euro, qualora il reddito del richiedente non superi 8174 euro. Un ulteriore frangente di applicazione della normativa riguarda i genitori separati che vivono con figli maggiorenni portatori di handicap grave. Anche in questo caso, si potrà beneficiare di un aiuto volto a sostenere il mantenimento del lavoro di cura.

La firma del decreto relativa al nuovo bonus separati

Lo stato di approvazione della normativa ha visto arrivare la firma del decreto relativo al bonus separati da parte della ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Per l’esponente del governo dimissionario si tratta di “una misura che ha avuto un lungo iter” per via della necessità di rendere il provvedimento applicabile. Bonetti si è detta “felice di aver portato a compimento questa misura, firmando nel mese di luglio la proposta di decreto”.


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L’opzione di tutela era infatti inizialmente prevista all’interno del decreto Sostegni Bis. Ma successivamente era stata considerata come inapplicabile per una serie di valutazioni tecniche. In particolare, si rischiava di discriminare le coppie, visto che il meccanismo di erogazione non dava garanzie sull’utilizzo del bonus per l’effettivo mantenimento dei figli.

Nel DL fiscale collegato alla legge di bilancio 2021 sono quindi avvenute importanti modifiche al fine di cambiare il meccanismo del bonus. Ora si attende quindi solo il decreto attuativo per rendere operativa la misura.

Il calo del reddito del genitore tenuto all’assegno

Entrando nei dettagli della nuova legge, si scopre che un passaggio fondamentale è il calo del reddito di chi è tenuto all’assegno. Tipicamente si tratta dei padri separati, i quali devono aver subito una diminuzione verificabile delle proprie entrate. In particolare, devono aver ridotto o sospeso la propria attività lavorativa dall’8 marzo 2020, per una durata minima di 90 giorni.

In alternativa, devono aver accusato una riduzione del reddito del 30% rispetto al reddito percepito nel corso del 2019. Il bonus dà il diritto a un voucher che viene erogato esclusivamente al genitore destinatario dell’assegno di mantenimento, oppure che l’abbia ricevuto in maniera parziale. Il periodo di riferimento in questo caso va dall’8 marzo 2020 al 31 marzo 2022.

Come verrà erogato il bonus separati

Dal punto di vista pratico, il bonus separati sarà pagato in un’unica soluzione, con un tetto massimo annuo complessivo di 10 milioni di euro. La cifra erogata dovrà tenere conto del numero di richieste e del totale complessivo degli effettivi beneficiari. Sarà quindi indispensabile presentare una domanda, al cui interno verrà indicato l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle spese che non sono state versate dall’ex coniuge.

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