Bonus Sud 2023, cos’è e come funziona il nuovo incentivo per le aziende

Autore:
Niccolò Mencucci
19/01/2023

Bonus Sud 2023, cos’è e come funziona il nuovo incentivo per le aziende

Un nuovo bonus in arrivo per tutte le imprese. Si chiama Bonus Sud 2023, e il Governo sta puntando a renderlo strutturale anche per i prossimi anni. Vediamo come funziona, e chi può richiederlo.

Bonus Sud 2023, cos’è e come funziona

Il Bonus Sud 2023 è un credito d’imposta per gli investimenti che vengono effettuati nel Meridione, e che può arrivare fino al 45 per cento delle spese sostenute per l’azienda e per le assunzioni.

È uno dei tanti bonus previsti per la filiera produttiva nazionale, in particolar modo per quella sostenuta dagli imprenditori 2.0, una nuova generazione di datori di lavoro e investitori puntati su nuovi settori e mercati.

Con la sua conferma verranno anche disposte ulteriori agevolazioni relative alle Zone Economiche Speciali e alle Zone Logistiche Semplificate, e potenziato il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno anche per il 2023.

Bonus Sud 2023, i requisiti

Per ottenere il bonus Sud 2023 l’azienda dovrà rientrare in alcuni specifici requisiti.

L’azienda in questione dovrà essere localizzata in una delle seguenti regioni del Centro-Sud e Sud: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna, Abruzzo.

Il credito d’imposta disposto dal Bonus Sud 2023 sarà conferme alle dimensioni dell’impresa:

  • se si tratta di piccole imprese, si avrà diritto ad un credito d’imposta pari al 45%;
  • se si tratta di medie imprese, si avrà diritto ad un credito d’imposta dal 20 al 35%;
  • se si tratta di grandi imprese, si avrà diritto ad un credito d’imposta dal 10 al 25%;

Questa percentuale risente anche della regione in cui è localizzata. Inoltre, la distinzione tra piccole, medie e grandi imprese dipende da alcuni specifici parametri:

  • si intende “piccola impresa” se ha un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • si intende “media impresa” se ha meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro;
  • si intende “grande impresa” se ha più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro.

Bonus Sud 2023, come richiederlo

Per richiedere il bonus Sud 2023, si dovrà fare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, per via telematica accedendo al portale online dell’ente, come già si può richiedere per il bonus imprenditori agricoli 2023.

Per la richiesta sarà necessario utilizzare il modello CIM17, quello previsto per i crediti d’imposta relativi agli investimenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).

La richiesta dovrà essere fatta entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Una volta ricevuto il via libera, i soggetti beneficiari possono beneficiare del credito d’imposta tramite modello F24.


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Bonus Sud 2023 diventa strutturale, cosa significa

Attualmente il Bonus Sud 2023 non è strutturale, ma rinnovato ogni anno a seconda delle disponibilità finanziarie dello Stato. Se diventasse strutturale, ogni anno verrebbero “automaticamente” stanziati dei fondi. In teoria il bonus Sud 2023 potrebbe diventarlo se supera due vincoli abbastanza restrittivo: i limiti della normativa comunitaria e il nodo delle risorse.

Il problema non è di facile risoluzione. Secondo la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, il Bonus Sud 2023 potrebbe essere non coerente con il quadro normativo e i vincoli europei per il libero mercato e la libera concorrenza.

Secondo l’art. 107 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), non si può finanziare con risorse statali “talune imprese o talune produzioni [in modo che] falsino o minaccino di falsare la concorrenza“.

Inoltre i costi richiesti per la proroga e per la resa strutturale del bonus ammonterebbe ad almeno 1,5 miliardi di euro. Oltre ad una perdita di gettito di 1.467.000 euro.

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