Busta Paga Marzo 2023, erogati aumenti e arretrati per questi lavoratori: chi e cosa cambia
Busta paga di marzo 2023, importi più alti per molte categorie di lavoratori. Sono in arrivo bonus, aumenti e accredito di arretrati corrisposti direttamente nel cedolino. Vediamo nel dettaglio chi potrà contare su queste maggiorazioni e per quali settori sono previste.
Busta paga marzo 2023: per chi aumenta
Lo stipendio di marzo sarà più alto per molte categorie di lavoratori per i quali erano già state annunciate maggiorazioni ed aumenti ancora da corrispondere. Si tratta nello specifico del settore scolastico, docenti e personale ATA, del settore pubblico e privato con aumenti dovuti allo sgravio contributivo previsto dalla Legge di Bilancio, e dell’accredito del bonus 150 euro per i lavoratori assunti con contratti CCNL nel settore commercio.
Altri poi, avranno un aumento stabile per effetto dei mancati rinnovi contrattuali. Infine una misura pensata per i lavoratori domestici, esclusi dal bonus contributi e dal taglio del cuneo fiscale, che però potranno ottenere importi più alti grazie alla rivalutazione ISTAT dei minimi all’80%.
Busta paga NoiPa marzo con arretrati personale scolastico covid
Per il personale docente e ATA, che ha prestato servizio durante il periodo covid e quindi ha avuto contratti di supplenze brevi o temporanee, anche se poi rinnovate, il Ministero ha annunciato che sono in arrivo gli accrediti delle quote arretrate. Si tratta dell’adeguamento al rinnovo dei CCNL del quale hanno già beneficiato tutti i docenti ed il personale di ruolo già in servizio.
Pertanto le maggiorazioni sono in arrivo e per controllarle si può entrare nell’area riservata di NoiPa e verificare il cedolino paga. Per chi ha contratti scaduti e non rinnovati, e quindi ha lavorato solo per il periodo emergenziale, il consiglio è anche quello di andare a controllare che l’IBAN fornito quando è partita l’assunzione sia attivo ed ancora lo stesso che si vuole utilizzare per ricevere il pagamento dello stipendio.
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Bonus contributi in busta paga a marzo
Nel settore privato, ma anche per dipendenti della pubblica amministrazione era previsto lo sgravio contributivo introdotto dal governo per un ulteriore 3% rispetto a quello già attivo nel 2022. Questa novità doveva partire già a gennaio ma sappiamo che molti datori di lavoro e consulenti non hanno ancora aggiornato le quote da scontare. Quindi molto probabilmente chi non ha ricevuto la maggiorazione a febbraio, la potrà verificare con la busta paga erogata a marzo. Ricordiamo quali sono i massimi di retribuzione per ottenere questo aumento bonus:
- Entro i 1923 euro mensili spetta il 3%
- Entro i 2692 mensili spetta il 2%
Gli importi da considerare sono al lordo, quindi lo sconto sarà applicato mensilmente. Avendo meno contributi da pagare la quota I.V.S si abbassa e quindi il netto in busta sarà più alto di qualche decina di euro ogni mese fino a dicembre 2023, salvo eventuali proroghe.
Bonus 150 euro e aumento stipendio lavoratori commercio
I dipendenti del settore commercio e grande distribuzione potranno contare, non solo su un aumento fisso che partirà da aprile 2023, ma anche su un bonus che verrà accreditato in busta paga a marzo. Si tratta nello specifico dei contratti che attendono ancora disposizioni di rinnovo a livello generale. Lo scorso dicembre, il protocollo di intesa tra: confcommercio, federdistribuzione, cooperative e confesercenti e governo, ha predisposto un piano per anticipare gli adeguamenti.
E quindi a partire da aprile i contratti base aumenteranno di 30 euro mensili in attesa del rinnovo di ogni singola categoria. Sempre a marzo la seconda tranche del bonus una tantum da 350 euro, i cui primi 200 già pagati in busta paga di gennaio. Quindi per almeno 3milioni di lavoratori che operano nel settore, gli importi saranno così corrisposti:
- 150 euro bonus con lo stipendio di marzo
- Aumenti fissi dai 30 ai 70 euro mensili da aprile, a seconda del livello di inquadramento.
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