Incentivi auto e moto: da oggi e non solo per le elettriche, come funzionano

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16/05/2022

Incentivi auto e moto al via da oggi: fino a 5mila euro di sconto sui listini, il decreto pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.

Incentivi auto e moto: da oggi e non solo per le elettriche, come funzionano

Incentivi auto e moto, partono oggi gli sconti garantiti dallo Stato. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale diventano infatti operative le nuove agevolazioni del settore. I fondi garantiscono fino a 5mila euro di sconto sull’acquisto di un mezzo di trasporto a basso inquinamento.

Si tratta ovviamente di un risparmio importante per chi deve cambiare auto o moto. Ma anche di un meccanismo di sostegno molto atteso nel settore. La pandemia e la crisi economica dovuta alle tensioni internazionali ha infatti creato condizioni critiche nel comparto. Gli ultimi dati indicano un crollo delle vendite superiore al 30% all’inizio del secondo semestre 2022 (in confronto alle vendite realizzate nel 2021).

Incentivi auto e moto: il punto della situazione dopo la pubblicazione del decreto

La situazione resta complicata per il settore, visti i dati sulle vendite. L’impatto degli incentivi auto e moto sarà da valutare, anche considerando che molti potenziali acquirenti potrebbero aver posticipato il cambio dell’auto o della moto. La firma del Dpcm da parte del premier Mario Draghi risale allo scorso 6 aprile, mentre il via libera definitivo è arrivato il 16 maggio 2022.

In base alle indicazioni fornite dal ministero dello Sviluppo economico, il passaggio è sufficiente a rendere immediatamente operativi i concessionari. I quali potranno iniziare subito a garantire gli sconti in fase di chiusura dei contratti. Tutto ciò, anche se la piattaforma telematica da utilizzare per inviare le richieste di accesso alle agevolazioni sarà online solo dal prossimo 25 maggio.


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Come funzionano i nuovi incentivi auto e moto: ecco quanto si può risparmiare

In base alle regole definite all’interno del testo di legge, gli incentivi valgono per auto in acquisto o in leasing in categoria M1 e immatricolate in Italia. Il prezzo di listino non deve superare i 35mila euro (Iva esclusa) per le auto elettriche, con emissioni fino a 20 grammi per chilometro. Lo sconto massimo corrisponde a 3mila euro, ma è possibile ottenere 2mila euro aggiuntive rottamando un’auto usata.

Lo sconto scende a 2mila euro per auto con emissioni tra i 21 e i 60 grammi per chilometro. Il riferimento va alle ibride plug-in. In questo caso, il prezzo sale a 45mila euro, mentre ulteriori 2mila euro vengono concesse tramite un’eventuale rottamazione. Infine, per le auto con emissioni da 61 a 135 grammi per chilometro c’è uno sconto di 2mila euro, purché si abbia un usato da rottamare.

Per le moto è possibile acquistare nuovi mezzi ibridi o elettrici (nelle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7). Il contributo pubblico corrisponde al 30% del prezzo di listino, con un tetto massimo fissato a 3mila euro. L’aiuto cresce a 4mila euro con la rottamazione di una moto in classe da euro 0 a euro 3. Per le moto e gli scooter a benzina, il contributo è previsto solo tramite rottamazione. Lo sconto corrisponde al 40% sul prezzo di acquisto, con un tetto massimo di 2500 euro.


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Le condizioni di esclusione dal nuovo incentivo auto e moto

L’intestatario della nuova auto deve corrispondere al beneficiario del bonus. In aggiunta, l’acquirente è tenuto a mantenere la proprietà dell’auto per almeno 12 mesi. L’auto rottamata deve inoltre essere demolita e risultare di classe inferiore all’euro 5. Può risultare intestata al nuovo proprietario oppure a un suo familiare convivente. Sono esclusi dagli incentivi gli acquisti aziendali ed effettuati da persone giuridiche. In caso di car sharing, l’auto acquistata tramite incentivo non può essere rivenduta prima di 24 mesi.

I dubbi sull’effettiva convenienza dei nuovi

Sull’operazione continuano a permanere dubbi da parte dei consumatori. I potenziali acquirenti si trovano infatti a far fronte a sconti di importo limitato, soprattutto rispetto ai mezzi elettrici. In aggiunta, nel settore pesano gli aumenti dei prezzi dovuti all’inflazione e l’allungamento dei tempi di consegna. Si tratta di fenomeni che potrebbero rallentare la corsa all’acquisto, nonostante il nuovo piano di agevolazioni.

Sullo sfondo resta l’obiettivo dell’Ue verso lo stop alla vendita di motori tradizionali entro il 2035. Con la prospettiva di offrire sul mercato solo auto e moto in grado di rispettare lo standard contro l’inquinamento Euro 7. La prospettiva è però di congelare le vendite sul mercato, anche considerando i prezzi più elevati per le vetture elettrificate.

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