Reddito alimentare 2023, al via le domande: requisiti, come funziona e a chi spetta

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
31/05/2023

Reddito alimentare 2023, al via le domande: requisiti, come funziona e a chi spetta

Reddito alimentare, sbloccato il decreto attuativo e via alla procedura, che partirà in via sperimentale per alcuni comuni d’Italia per poi estendersi a tutto il resto del territorio. Come funzionerà la nuova misura anti povertà che contribuirà anche a combattere lo spreco di cibo? Vediamo i requisiti per capire chi avrà diritto ad ottenere pacchi alimentari gratuiti donati dai negozi e come fare per richiederli.

Il decreto del governo contro povertà e spreco di cibo

Il governo, come annunciato, ha dato il via approvando il decreto attuativo, alla nuova misura contro la povertà alimentare delle famiglie con bassi redditi e contemporaneamente a combattere lo spreco di cibo che spesso si verifica tra supermercati e negozi. Costretti a buttare enormi quantità di prodotti perchè non possono essere venduti. Così a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avverrà entro i prossimi 15 giorni, partirà la sperimentazione. Al momento solo in alcuni comuni d’Italia, per poi passare come strutturale su tutto il territorio nazionale per tutti gli esercenti che si iscriveranno al programma.

La distribuzione sarà affidata agli enti del terzo settore. Il provvedimento è stato già accolto positivamente da tutte le associazioni che combattono contro la povertà alimentare, perchè permetterà di far incontrare contemporaneamente le esigenze di circa 5,6 milioni di persone che attualmente in Italia vivono in condizioni tali da non potersi permettere la spesa, e combatterà lo spreco di cibo della grande distribuzione, quantificato in almeno 9miliardi l’anno in prodotti che vengono invenduti e poi buttati.


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A chi spetta il reddito alimentare, requisiti

Il reddito alimentare punterà ad assicurare un sostegno di base per la distribuzione dei beni primari a tutte le famiglie considerate economicamente fragili, ovvero quelle sotto la soglia di povertà. Per questo i nuclei sarann0 individuati dai Comuni e dagli stessi Enti del territorio che già aiutano molte persone e ne conoscono le condizioni.

Saranno previsti quindi dei punti di raccolta e distribuzione in ogni città, presso i quali si potranno recare i cittadini in difficoltà per ricevere l’aiuto. Per le persone più anziane, disabili o non autosufficienti invece è prevista la consegna a domicilio. Per almeno tre anni la misura sarà attiva nelle città metropolitane e sarà affiancata dalla nuova carta risparmio spesa, nata appunto per le stesse finalità.

In cosa consiste il pacco alimentare per famiglie

Il reddito alimentare consiste in un pacco contenente generi di prima necessità, prevalentemente cibi e bevande. Sia confezionato come pane, pasta, biscotti, latte e prodotti in scatola che presentano lievi danneggiamenti e quindi dovrebbero essere rimandati indietro, che fresco, proveniente da negozi e supermercati così come da altri esercenti ad esempio bar e ristoranti.

Per contrastare lo spreco di cibo i commercianti potranno iscriversi all’apposito programma del governo e collaborare inviando i prodotti da inserire nel pacco spesa che verrà poi distribuito gratuitamente. Questi aiuti potranno essere prenotati tramite una apposita App da installare sul telefono che traccerà anche l’iter della consegna da negozio a famiglia.

Dove parte la sperimentazione del reddito alimentare in Italia

La sperimentazione del reddito alimentare durerà tre anni, in seguito anche valutando l’andamento della misura, l’aiuto potrà essere garantito anche nei piccoli centri e comuni. Per il momento però sarà destinato alle città metropolitane, ovvero: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma.

Ma anche tra queste, inizialmente ne saranno scelte solo alcune, con una apposita valutazione del Ministero che individuerà le maggiori criticità tenendo conto degli attuali tassi di povertà concentrati in ogni area. La scelta verrà fatta dopo la prossima Conferenza Stato Regioni che stabilirà anche ulteriori criteri di distribuzione e requisiti delle famiglie destinatarie dei pacchi alimentari. Inoltre nella stessa occasione sarà illustrato il funzionamento della nuova App che poi i cittadini in difficoltà economica potranno utilizzare per prenotare e richiedere l’aiuto.

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