Reddito di Cittadinanza 2023, rimborso spese legato alla formazione? Cosa cambia e quando

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23/03/2023

Reddito di Cittadinanza 2023, rimborso spese legato alla formazione? Cosa cambia e quando

Ancora novità sul fronte Reddito di Cittadinanza. Mentre il Governo Meloni è attualmente impegnato nella modifica al sostegno, che tra qualche mese dovrebbe essere abolito in favore della Misura di Inclusione Attiva, continuano a trapelare news in merito alle nuove proposte di modifica.

Al momento, l’esecutivo sarebbe concentrato nella variazione dei requisiti previsti per poter ottenere mensilmente la misura. Dato che il fine ultimo del Reddito di Cittadinanza dovrebbe essere il reinserimento nel mondo del lavoro, si parla di un cambiamento radicale, ma perfettamente in linea con gli obiettivi del celebre RdC. Si sta infatti pensando di concedere gli importi mensili solamente a coloro che, effettivamente, frequenteranno dei corsi di formazione.

In molti sapranno che l’adesione al programma GOL e ai corsi di formazione e riqualificazione sono obbligatori, ma il Governo vuole fare di più: legare la misura all’avvio ed alla frequenza effettiva dei corsi.

Vediamo in che modo.

Il Reddito di Cittadinanza diventa un rimborso spese: ecco come funzionerà

Nei piani dell’esecutivo e, soprattutto, in quelli del Ministero del Lavoro, il Reddito di Cittadinanza sarà a breve collegato alla frequentazione regolare di un corso di formazione.

In realtà, come i percettori sanno già bene, la Manovra 2023 ha reso necessaria tale frequenza per continuare a percepire il beneficio ogni mese. Di fatto, però, questo nuovo obbligo non viene rispettato nella maggior parte dei casi. I corsi mancano e, dunque, i titolari di RdC continuano a ricevere il sussidio ogni mese senza assolvere agli obblighi previsti.

Per far sì che il Reddito di Cittadinanza diventi sul serio uno strumento che permette di re-integrare gli occupabili al lavoro, si è pensato di legarlo alla formazione, trasformandolo in una sorta di rimborso spese formazione.


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E, detto ancor più semplicemente, per iniziare a percepirlo o per ottenerne il rinnovo, bisognerà prima avviarsi ad un corso di formazione.

Solo in seguito il potenziale beneficiario otterrà il sostegno: prima di tutto, però, dovrà attendere l’avvio dei corsi obbligatori.

Cosa cambia per gli occupabili titolari di RdC?

I cambiamenti maggiori, di fatto, interesseranno i cosiddetti occupabili che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Questi non riceveranno più un vero e proprio sostegno mensile, ma un rimborso spese per la frequenza dei corsi di formazione e riqualificazione lavorativa.

Cambierà, insomma, tutto il meccanismo di attribuzione del Reddito di Cittadinanza. Allo stato attuale, in caso di mancata segnalazione da parte del CIP il beneficiario di RdC continua a percepire la misura senza conseguenza.

Con il cambiamento in previsione, invece, gli occupabili dovranno rispettare la frequenza ad un corso di riqualificazione.

Frequenza che diventerà un requisito necessario, senza la quale non si potrà ricevere alcun rimborso spese mensile.

Un Reddito di Cittadinanza più efficace nei piani del Governo

Per gli inoccupabili, invece, nulla dovrebbe variare con l’introduzione delle modifiche.

Le variazioni previste e la possibilità di trasformare il Reddito di Cittadinanza in un rimborso spese di frequenza ai corsi dipendono dalla volontà del Governo Meloni di rendere la misura più efficace.

Non più un sostegno da percepire illimitatamente, ma un sostegno che, gradualmente, conduca al reinserimento lavorativo e all’abbandono dello stato di povertà.

Come cambia il Reddito di Cittadinanza? MIA già superata

Quello appena analizzato, comunque, non è l’unico cambiamento che riguarderà il Reddito di Cittadinanza. Da settimane, e come già accennato in apertura, si sente parlare di MIA, la Misura di Inclusione Attiva, che potrebbe sostituire il Reddito dopo il mese di agosto 2023.

Eppure, in molti sono pronti a scommettere che la bozza del decreto, pubblicata di recente, sia già stata modificata più volte. In altre parole, la MIA potrebbe davvero subentrare dopo il Reddito di Cittadinanza, ma i requisiti richiesti e la configurazione della nuova Misura sarebbero stati già aggiornati.


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La Misura, inoltre, potrebbe non chiamarsi MIA, ma rischia di cambiare nuovamente nome.

In fondo, la novità appena analizzata in merito alla possibilità di legare il sussidio mensile alla frequenza effettiva di un corso formativo dimostra che il futuro del RdC è ancora incerto. Per i cosiddetti occupabili, insomma, le cose cambieranno ben presto.

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