Reddito di Cittadinanza, al via il pagamento di Giugno 2023: quando arriva e a chi spetta
Con l’imminente fine del Reddito di Cittadinanza anche l’INPS si ritrova in difficoltà per l’erogazione delle ultime rate, almeno per tutti coloro che dopo il mese di luglio non ne potranno più beneficiare.
Da anni i percettori RDC si aspettano la ricarica ad una certa data del mese, ma con la fine vicina del Reddito l’INPS ha cominciato a garantirla non più in una data precisa, ma in un periodo temporale ben preciso, una fascia di giorni entro cui l’accredito è assicurato.
Reddito di Cittadinanza, le ultime rate prima della fine
Il reddito di cittadinanza è in vigore ancora per pochi mesi, e al momento è anche difficile fare domanda, tanto che rispetto all’anno scorso il numero delle domande presentate è praticamente crollato.
Questo perché ormai siamo in dirittura d’arrivo: la misura, a partire da gennaio 2024, sarà infatti sostituita con l’assegno d’inclusione, il sostituto dell’RDC in tutto, importi e platea di riferimento comprese.
Infatti il Governo Meloni ha apportato delle modifiche al Reddito di cittadinanza che hanno ridotto la platea dei beneficiari, per questo chi ora ha l’RDC potrebbe non averlo più dopo il mese di luglio.
E oltre a questo, l’INPS ha avuto difficoltà nel garantire una data precisa per l’erogazione, pertanto per il mese di giugno la situazione sarà diversa.
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Reddito di Cittadinanza, quando arriva
Le giornate di giugno in cui l’INPS emetterà il saldo della quota sono due. Perché c’è chi ha avuto modo di ottenerlo recentemente, dopo aver fatto domanda all’INPS per richiedere il Reddito di Cittadinanza, e chi invece lo ha da almeno più d’un mese.
Nel primo caso, per quelli che attendono la prima ricarica sulla carta, simile alla PostePay, l’RDC arriverà tra il 14 e il 16 giugno. Nel caso in cui si abbia diritto al rimborso del sostegno per ritardi dovuti all’INPS, le rate extra saranno erogate nelle stesse giornate.
Ma per tutti gli altri beneficiari, ovvero chi riceve già il reddito di cittadinanza da alcuni mesi, dovranno aspettare la fine del mese.
Per evitare complicazioni con l’erogazione delle pensioni e di altri trattamenti assistenziali, l’RDC sarà erogato tra il 26 e il 28 giugno, sempre sull’apposita carta predisposta per i percettori.
Reddito di Cittadinanza, perché non arriva
Al momento il Reddito di Cittadinanza è ancora valido per tutti i percettori risultati idonei alle disposizioni vigenti. Se però non c’è stata l’erogazione dell’RDC, possono esserci dei motivi dietro.
Il primo motivo è la mancata sottoscrizione dei Patti previsti per chi richiede il Reddito di Cittadinanza, ovvero il Patto per il lavoro e il Patto per l’Inclusione Sociale. Sono documenti obbligatori per tutti i richiedenti, meno che quelli risultanti inabili o dispensati per legge (es. diversamente abili, donne in maternità…).
Il secondo motivo è l’aver rifiutato recentemente almeno una proposta di lavoro congrua, oggi sufficiente a portare alla revoca dell’RDC (anni prima servivano almeno 3 rifiuti per avere il rifiuto).
Il terzo motivo è l’accertamento da parte delle autorità di una situazione economica completamente diversa rispetto a quella dichiarata nell’ISEE. Oltre alla revoca e alla sanzione amministrativa, le Autorità provvederanno anche a denunciare il percettore RDC per falso.
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Reddito di Cittadinanza, a chi spetta
Oggi il Reddito di Cittadinanza è previsto per tutti coloro che hanno un reddito insufficiente o nullo per garantire la sopravvivenza di se stesso e dei propri cari.
È disponibile solo per chi ha presentato domanda presso uno di questi servizi, anche in modalità telematica:
- redditodicittadinanza.gov.it;
- sito dell’INPS;
- ufficio delle Poste italiane.
Si può richiedere anche direttamente al CAF e agli enti di patronato, ma la procedura sarà più complessa, visto che sarà richiesta anche l’iscrizione al Centro per l’Impiego.
Per il futuro Assegno d’Inclusione, le condizioni d’accesso cambieranno, dal momento che per averlo bisognerà:
- avere 9.360 euro come soglia ISEE;
- avere nel proprio nucleo familiare soggetti over 60, minori o persone con disabilità.
Anche per chi ha tra i 18 e i 59 anni potrà averlo, ma il periodo di erogazione passa a 7 mesi, e l’assegno avrà un importo non superiore ai 350 euro, con tanto di partecipazione a progetti di formazione e altre politiche attive.
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