Superbonus 110, termine ultimo per lavori su ville unifamiliari? Scadenza e novità

Autore:
07/03/2023

Superbonus 110, termine ultimo per lavori su ville unifamiliari? Scadenza e novità

Una delle scadenze più temute e relative al Superbonus 110% è ormai prossima: coloro che stanno attualmente ristrutturando la propria abitazione unifamiliare lo sapranno benissimo. C’è tempo solo fino alla fine del mese corrente per concludere i lavori.

Quello del 31 marzo 2023, infatti, è il termine ultimo fissato per la conclusione dei lavori avviati per la ristrutturazione di villette e abitazioni unifamiliari.

Nonostante si tratti di un’agevolazione davvero conveniente, il Superbonus prevede il rispetto di determinate scadenze prefissate. Il mancato rispetto di queste scadenze, infatti, comporta la perdita totale del diritto a percepire il beneficio, con la relativa detrazione fiscale.

Oggi ci occuperemo di scoprire tutti i dettagli sulla prossima scadenza, quella del 31 marzo 2023, relativa al Superbonus per le villette e le abitazioni unifamiliari.

Superbonus villette unifamiliari, scadenza tra pochi giorni: come non perderlo

C’è ancora qualche settimana di tempo per non correre il rischio di perdere il Superbonus nel caso in cui sia stata avviata una ristrutturazione e un intervento di recupero per le abitazioni unifamiliari.

Il cosiddetto Superbonus villette prevede una data critica, la già citata data del prossimo 31 marzo 2023. Quel giorno rappresenta il termine ultimo per la conclusione dei lavori già avvitati.

In caso di mancata conclusione di tali lavori, si perderà il diritto ad ottenere l’agevolazione. Questa scadenza, ovviamente, vale anche nel caso in cui il 30% dei lavori di messa a nuovo siano stati conclusi entro lo scorso 30 settembre 2022.

Resta, dunque, solo qualche settimana per chiudere il cerchio e concludere i lavori, salvo modifiche e proroghe dell’ultimo minuto.

Proroghe che, tuttavia, probabilmente non arriveranno. È dunque necessario ultimare i lavori al più presto, per non rischiare di venir tagliati fuori dalla possibilità di ricevere l’agevolazione edilizia.

Superbonus villette e unifamiliari: tutti i documenti necessari

La data del 31 marzo 2023, oltre che con la fine dei lavori, coincide anche col termine per la consegna di alcuni documenti necessari.

Entro la fine del mese corrente, coloro che intendono fruire del Superbonus per villette e abitazioni unifamiliari dovranno consegnare la seguente documentazione:

  • asseverazione che attesti l’idoneità tecnica degli interventi;
  • asseverazione che attesti l’idoneità delle spese sostenute;
  • attestato che certifichi il miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto a quello iniziale, per verificare l’efficacia delle azioni di miglioramento energetico di un edificio.

Ovviamente, entro il 31 marzo va anche inoltrata formale comunicazione all’ENEA, avendo cura di far pervenire tutti gli allegati richiesti all’ente.

Scadenza Superbonus: le date da ricordare

In ogni caso, quella del 31 marzo 2023 e relativa a villette e abitazioni unifamiliari non sarà l’unica data alla quale prestare attenzione. Infatti, i potenziali beneficiari del Superbonus dovranno tenere a mente anche altre date, che vanno assolutamente ricordate per non perdere la detrazione.

Innanzitutto, coloro che hanno intenzione di fruire della cessione del credito, dovranno completare i lavori entro il mese di ottobre. Ovviamente, questa scadenza vale solamente per i lavori diversi da quelli effettuati per abitazioni singole e villette.

Si dovrà, cioè, ultimare la ristrutturazione prima della scadenza del Modello 730/2023.

Inoltre, i beneficiari del Superbonus che intendono sfruttare la cessione del credito dovranno necessariamente ultimare le ristrutturazioni entro un anno, ossia entro il mese di marzo 2024. Si tratta, infatti, del termine ultimo per comunicare le spese 2023.

Quali novità sul Superbonus dall’esecutivo?

Purtroppo, l’attuale situazione ed il destino incerto del Superbonus hanno causato non pochi problemi ai potenziali beneficiari che hanno già avviato i lavori.


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

In alcuni casi, ci si chiede se è possibile modificare i lavori in corso d’opera. Purtroppo, è molto difficile modificare i lavori da eseguire una volta presentata la SAL all’Enea, anche in caso di difficoltà economiche.

Infatti, secondo le norme vigenti, l’Enea è tenuta a comunicare all’Agenzia delle Entrate i nominativi dei soggetti che non presentano la documentazione di fine lavori entro 48 mesi dalla presentazione del primo Sal.

Pertanto, se si volessero ridurre i lavori previsti nel progetto iniziale, sarebbe necessario riuscire a tagliare gli interventi in modo tale da garantire una riduzione di almeno due classi del consumo energetico, altrimenti non sarebbe consigliabile.

In ogni caso, il Governo sembra essere al lavoro per garantire agli italiani una norma salva sconto. Non ci resta, dunque, che attendere notizie in merito.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl