Superbonus 90 villette, cessione impraticabile e per pochi contribuenti: cosa succede e perchè

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26/04/2023

Superbonus 90 villette, cessione impraticabile e per pochi contribuenti: cosa succede e perchè

Quest’anno il superbonus al 90% potrà essere richiesto da molte persone, ma in pochi riusciranno a godere del beneficio fino in fondo. Di fatto, la detrazione al 90% non può più essere ceduta per ottenere uno sconto in fattura, e in quattro anni poche persone riusciranno a godere appieno della detrazione che gli spetta.

Dal momento che i costi per effettuare i lavori di efficientamento energetico sono sempre molto elevati, è molto probabile che non si potrà raggiungere la capienza fiscale in tempi brevi. In ogni caso, sebbene le prospettive non siano tra le migliori, alcuni fortunati potranno godere del beneficio appieno.

Vediamo perché in alcuni casi sarà anche impossibile ottenere la capienza fiscale, e scopriamo quali soggetti potranno fruire del beneficio senza perdere parte della detrazione nel tempo.

Detrazione superbonus al 90%

Quest’anno il Superbonus edilizio è sceso dal 110% al 90%, ma rispetto agli anni passati potrà essere goduto da pochissime persone. Secondo l’Enea i potenziali beneficiari del superbonus, almeno il 90% non riuscirebbe ad assorbire tutto il bonus attraverso le dichiarazioni dei redditi, non raggiungendo di fatto la capienza fiscale in quattro anni.

Il beneficio, dunque, può sì essere richiesto, ma l’agevolazione andrebbe a perdersi per la maggior parte. Di fatto, soltanto chi ha un reddito veramente molto elevato potrà ottenere appieno il beneficio derivante dal superbonus al 90%. Nella maggior parte dei casi, chi richiede l’agevolazione non avrebbe da pagare abbastanza IRPEF per recuperare le somme investite, neanche nel tempo di quattro anni.


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Le difficoltà, però, non si fermano ai nuovi potenziali beneficiari del superbonus 90%. Il problema di non riuscire a raggiungere la capienza fiscale in quattro anni si presenta anche per quelli che possono ancora ottenere lo sconto in fattura. Vediamo perché.

Superbonus 110% e sconto in fattura

Tra i soggetti che possono ancora beneficiare del superbonus 110% abbiamo pochissimi contribuenti che hanno effettuato la comunicazione di inizio dei lavori entro la fine del 2022.

In questo caso il problema coinvolge lo stato di avanzamento dei lavori SAL. Col SAL si attesta che le opere già portate a termine rientrano nell’applicazione del superbonus, e con la sua presentazione si può ottenere lo sconto in fattura per i lavori iniziati entro la fine del 2022.

A tal proposito, si rilevano delle difficoltà in merito all’acquisto del credito. Nessun intermediario infatti è disposto ad acquistare il credito d’imposta, e la situazione non è destinata a risolversi in breve tempo. Di conseguenza si potrebbe prospettare uno scenario in cui i lavori non sono finiti entro la fine dell’anno in corso, i cantieri ancora aperti nel 2024 e la conseguente impossibilità di ottenere lo sconto in fattura per svariate migliaia di euro.

Il superbonus 90% per le abitazioni monofamiliari

Il problema diventa ancora maggiore se prendiamo in considerazione le abitazioni unifamiliari. Per le unità indipendenti o le villette, quasi nessuno riuscirà a ottenere il superbonus. Per avere il superbonus al 90%, i proprietari di un immobile unifamiliare devono avere un reddito che non supera i 15.000 euro, moltiplicato per il quoziente familiare.

Va da sé che il Superbonus al 90% potrà essere fruito in maniera sommariamente efficace soltanto dai condomini, dal momento che la detrazione verrà in questo caso suddivisa fra tutti i proprietari dei singoli appartamenti. Ad ogni modo, vista l’elevata portata dei lavori di efficientamento energetico, si potrebbe arrivare all’assurdo che, anche frazionato, ogni condomino non potrebbe raggiungere la capienza fiscale.

La convenienza del superbonus al 90%

In conclusione, sebbene l’Europa spinga sull’efficientamento energetico degli immobili con provvedimenti, come la direttiva sulle case green, il fatto che il Superbonus e gli altri bonus edilizi siano diventati poco convenienti fa desistere i proprietari degli immobili.


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Se un tempo era lecito interrogarsi se il superbonus fosse conveniente o meno, adesso sembra ragionevole concludere con molta semplicità: il superbonus al 90% conviene soltanto a chi ha un reddito così elevato da poter spalmare la detrazione Irpef in quattro anni.

Per tutti gli altri, il superbonus rimane soltanto un’agevolazione molto debole, che non permette di godere appieno della detrazione fiscale promessa, con la conseguente impossibilità di raggiungere la capienza fiscale nel tempo in cui può essere goduta.

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