Bollo auto con legge 104, il disabile può chiedere l’esenzione se non ha la patente?
Possono fruire dell’esenzione bollo auto i disabili possessori della legge 104 art. 3 comma 3 con handicap grave o i familiari che si occupono di loro. Il vincolo indispensabile per potere usufruire dell’esenzione del bollo auto è che il veicolo sia intestato al disabile o alla persona alla quale il disabile è fiscalmente a carico.
Bollo auto: cosa significa essere a carico fiscalmente
Invece che la persona con disabilità, può beneficiare delle agevolazioni (Irpef, Iva, bollo, imposta di trascrizione) il familiare che ne sostiene la spesa, a condizione che il portatore di handicap sia a suo carico ai fini fiscali.
In questo caso, il documento comprovante la spesa può essere intestato indifferentemente alla persona disabile o al familiare del quale egli risulti a carico.
Bollo auto con legge 104, l’esenzione va rinnovata ogni anno?
Per essere considerato “fiscalmente a carico” il disabile deve avere un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro. Per il raggiungimento di questo limite non va tenuto conto dei redditi esenti, come, per esempio, le pensioni sociali, le indennità (comprese quelle di accompagnamento), le pensioni e gli assegni erogati ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili.
Superando il limite di reddito, le agevolazioni spettano unicamente al disabile: per poterne beneficiare è necessario, quindi, che i documenti di spesa siano a lui intestati e non al suo familiare.
Nel caso in cui il disabile sia titolare di reddito o non sia fiscalmente a carico, il veicolo deve essere intestato solo al disabile.
Il disabile a carico fiscalmente anche se non ha la patente, può avere l’esenzione del bollo auto e tutte le agevolazioni fiscali.
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