Legge 104: come possono essere fruiti i permessi? Ecco quali sono le attività consentite

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
05/06/2023

Legge 104: come possono essere fruiti i permessi? Ecco quali sono le attività consentite

I permessi concessi dalla Legge 104 a tutela dei soggetti con handicap permettono sia al lavoratore disabile che al familiare che presta assistenza alcune ore mensili di assenza retribuita dal lavoro. Ci sono però alcune norme di comportamento e regole da rispettare per chi ne usufruisce, al fine di non rischiare sanzioni disciplinari, licenziamenti o sospensione dei benefici da parte dell’INPS. Ecco quindi una serie di consigli utili per interpretare al meglio la legge, e sapere cosa si può fare e cosa no quando ci si assenta.

Legge 104, come possono essere fruiti i permessi 

In base alla Legge 104 per la tutela dei diritti dei soggetti disabili e non autosufficienti, viene concesso ai familiari, genitori o con grado di parentela fino al terzo, di persone in stato di bisogno di avere alcuni giorni liberi dal lavoro. Per potersi assentare e prestare assistenza o cure necessarie alla condizione fisica del parente. Consistono in tre giornate complete lavorative al mese, anche frazionabili in ore. Da richiedere preventivamente al datore di lavoro. Il dipendente però è soggetto a controlli perché non può sfruttare l’astensione a piacimento, ma deve essere subordinata ad attività di tipo strettamente assistenziale.

La regola generale per i caregiver è quella di non spostarsi dal domicilio del disabile. A meno che non ci si rechi ad una visita medica o in ospedale per trattamenti e riabilitazioni. Il principale divieto è di non svolgere attività di tipo ludico. La legge però non è molto chiara in tal senso.  Ma è evidente che è vietato usare queste ore per svolgere commissioni di tipo personale. Alcune sentenze della Cassazione poi hanno ammesso il permesso retribuito in caso ad esempio di uscite per fare la spesa o per acquistare farmaci, ma sempre e solo se è possibile provare che tali uscite siano state fatte a fini di supporto della persona non autosufficiente.


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Permessi per lavoratori disabili Legge 104, attività consentite

Il lavoratore disabile ha diritto agli stessi giorni di permesso mensili. Quando spettano se l’invalidità riconosciuta riduce la capacità lavorativa di almeno il 67%. Queste ore però sono subordinate allo svolgimento di alcune attività personali ma sempre legate alla condizione fisica. Quindi anche il dipendente sarà soggetto a controlli in caso di uscite considerate di tipo ludico.

Sono invece ammessi tutti gli spostamenti da e verso case di cura, ospedali e studi medici. Così come per certe condizioni si possono chiedere riposi speciali domiciliari. In linea di massima i lavoratori disabili sono meno soggetti dei loro familiari caregiver a controlli, ma in caso di abusi dovranno sempre provare la correlazione delle attività svolte. La legge 104 per questi soggetti titolari diretti di assistenza garantisce inoltre altri benefici di tipo fiscale e periodi più o meno lunghi di congedo straordinario retribuito dal posto di lavoro.

Si può andare in vacanza durante le assenze per legge 104?

Una domanda che spesso i titolari della legge 104 ed i loro familiari si pongono è se è permesso durante le ore di assenza uno spostamento in località di vacanza. Espressamente la legge vieta di recarsi all’estero, se non per motivi di cure o ricovero ospedaliero. Che comunque non rientrano nei periodi coperti dal permesso retribuito. Le finalità sono sempre ammesse quando riguardano l’assistenza.

Il familiare del soggetto disabile potrà spostarsi, sempre insieme alla persona alla quale è stata riconosciuta l’invalidità. Nel caso in cui quest’ultima si debba recare ad esempio in un centro per cure termali o riabilitative. Anche se si trova in un’altra città. Per evitare l’abuso, ricordiamo che andrà sempre provato qualsiasi trattamento che deve essere stato prescritto dal medico. Al fine di evitare un’eventuale accusa di illecito sfruttamento del permesso per viaggio di piacere.


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Sanzioni per abuso di permessi Legge 104

Ultimamente i controlli per i titolari di legge 104 e i loro familiari che si assentano dal lavoro sono stati intensificati. Quindi è bene fare attenzione a come si utilizzano le ore di assenza. I datori di lavoro infatti, in caso di sospetti potranno avvalersi della collaborazione di investigatori privati che, potrebbero raccogliere prove utili al fine di una causa legale o per stabilire sanzioni disciplinari al dipendente.

Visto che si tratta di truffa ai danni INPS, che anticipa la retribuzione per i giorni di permesso, il soggetto che commette un illecito potrebbe dover restituire anche queste somme all’istituto. Oltre al rischio licenziamento per giusta causa quando venisse provata l’assenza per fini personali chiedendo invece quella per i caregiver disabili.

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