Legge 104 e bollo auto: cosa c’è da sapere sul rimborso?
L’esenzione dal pagamento del bollo auto è concessa ad alcuni possessori di Legge 104. Quando è possibile richiedere il rimborso?
L’esenzione dal pagamento del bollo auto è concessa ad alcuni possessori di Legge 104. Quando è possibile richiedere il rimborso?
Esenzione bollo auto
In alcuni casi particolari, i possessori di Legge 104 sono esenti dal pagamento del bollo auto. Nel caso in cui l’esenzione venga applicata in ritardo, è possibile richiedere il rimborso del pagamento?
Il rimborso del bollo auto non è retroattivo, pertanto quasi sempre non è dovuto. Nel caso in cui ci fossero eventuali riconoscimenti a pagamento già avvenuto, infatti, non è previsto alcun rimborso per i titolari di Legge 104. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui chi ne ha diritto può richiederlo.
Legge 104 e bollo auto
I cittadini titolari di Legge 104 portatori di handicap o invalidi che necessitano di veicoli, guidati da loro stessi o da un accompagnatore, per lo spostamento hanno diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Chi è, dunque, esonerato?
- ciechi e sordi;
- disabili con handicap psichico o mentale con indennità di accompagnamento;
- disabili affetti da grave incapacità di deambulazione;
- handicap conseguente a pluriamputazioni;
- disabili con ridotte o assenti capacità motorie.
Nel caso in cui il titolare di Legge 104 sia affetto da uno degli handicap precedentemente elencati è necessario presentare un’apposita documentazione (libretto di circolazione, copia della patente, DSU), oltre che la domanda di esenzione.
Rimborso bollo
Il rimborso del bollo auto pagato ma non dovuto è possibile soltanto nei seguenti casi:
- pagamento in eccesso;
- pagamento non dovuto;
- doppio aumento.
In alcuni casi, ad esempio in Lombardia, il rimborso è effettuabile anche per chi ha subito il furto, la demolizione o l’esportazione del proprio veicolo. In ognuno di questi casi, il rimborso del bollo auto sarà erogato tramite bonifico bancario o postale. La domanda dovrà essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno trascorso dalla data in cui si è stato effettuato il pagamento non dovuto.
Leggi anche: Fisco e cartelle esattoriali: dal 1° maggio 2021 in partenza 15 milioni di atti, riprendono anche i pignoramenti