Legge 104: sindacalista rinviato a giudizio per truffa
Un uso scorretto dei permessi Legge 104 comporta un rinvio a giudizio per truffa. Ecco cosa è successo
A Francavilla Fontana il sindacalista, Comincio Attanasi, è stato rinviato a giudizio. L’accusa è quella di aver svolto, durate i permessi concessogli in base alla Legge 104, altre attività, invece, di assistere il parente inabile.
I motivi del licenziamento
L’uomo lavorava per la cooperativa “Koiné” ed è stato licenziato per giusta causa. Ora dovrà rispondere di truffa aggravata non soli nei confronti della cooperativa ma anche dell’Inps.
Il pm Giampiero Nascimbeni, del tribunale di Brindisi, ha rinviato a giudizio il sindacalista in seguito alle indagini effettuate dai carabinieri del Nas di Taranto iniziate dal 10 febbraio 2016.
L’udienza preliminare
Martedi 12 marzo si è svolta l’udienza preliminare , presieduta dal gup Tea Verderosa, in cui si è costituito parte civile Maico Turso, presidente e socio della cooperativa, assistito dall’avvocato Raffaele Missere. Mentre l’imputato è difeso dagli avvocati Alfredo e Giampiero Iaia.
Procedimento civile per l’impugnazione del licenziamento
Prima di questo procedimento penale, il sindacalista ha affrontato un processo civile. Quest’ultimo processo si è concluso con il respingimento del ricorso contro il licenziamento da parte del giudice del lavoro di Brindisi, Maria Forastiere. Il sindacalista ha inoltrato l’impugnazione del licenziamento per motivi di discriminazione antisindacale. Il giudice, anche se a conoscenza di rapporti non sempre tranquilli all’interno della cooperativa, soprattutto per i ritardi dei pagamenti delle retribuzioni, ha ritenuto che i motivi del licenziamento siano basati esclusivamente dalla violazione del rapporto di fiducia e di buona fede con il datore di lavoro.
Il rinvio a giudizio del sindacalista
Al riguardo invece del procedimento penale, le indagini sono partite dopo una querela o dal datore di lavoro del sindacalista, correlata da un rapporto investigativo privato.
Tale rapporto è lo stesso che la cooperativa ha presentato al giudice del lavoro, in cui emergeva che, in diverse circostanze, il dipendente nei giorni di permesso dovuti in base alla legge 104 aveva trascorso ore presso l’attività commerciale della moglie, sempre a Francavilla Fontana, o in compagnia di altre persone.
Inoltre altri accertamenti investigativi sono stati effettuati dai carabinieri del Nas, e presentate il 24 marzo 2018 alla Procura, convincendo il magistrato inquirente a chiedere l’imputazione dell’indagato.
Il 13 giugno si terrà la prima udienza del processo.
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