Permessi legge 104: beneficiari in base al grado di parentela, requisiti e domanda
Permessi legge 104 art. 3 comma 3 concessi in base al grado di parentela, ecco la lista completa e come fare domanda,
I permessi legge 104 corrispondono in tre giorni al mese (anche frazionati) retribuiti concessi ai lavoratori disabili e ai lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave. L’art. 33 della legge 104/92 prevede che la persona con disabilità possa essere assistita anche da un familiare che non abbia i requisiti richiesti dalla normativa.
Permessi legge 104 e grado di parentela: ecco chi può fare domanda
Un lettore ci chiede: “Buonasera, volevo un’informazione a riguardo i permessi 104, un genero o nuora potrebbero prenderli per il suocero? Grazie. Cordiali saluti ”
La normativa prevede che hanno diritto a fruire dei permessi legge 104 il coniuge, i parenti ed affini entro il secondo grado. È prevista la possibilità di estendere il beneficio anche ai parenti e affini di terzo grado in presenza di particolari condizioni.
Gradi di parentela
Parenti di primo grado: figli e genitori
Parenti di secondo grado: fratelli e sorelle (linea collaterale): fratello, padre (che non si conta), fratello. Nipoti e nonni (linea retta): nipote, genitore, nonno (che non si conta).
Parenti di terzo grado: nipote e zio; linea collaterale: nipote, padre, nonno (che non si conta – zio). Bisnipote e bisnonno; linea retta: bisnipote, padre, nonno, bisnonno (che non si conta).
Affinità
Il grado di affinità è considerato valido per fruire dei permessi, nello specifico sono:
Affini di primo grado: suocero e genero (in quanto la moglie è parente di primo grado con il proprio padre), suocero e nuora
Affini di secondo grado: marito e fratello della moglie (in quanto la moglie è parente di secondo grado con il proprio fratello), moglie e sorella del marito etc.
Affini di terzo grado: zio del marito rispetto alla moglie (lo zio è parente di terzo grado rispetto al marito nipote), zia della moglie rispetto al marito ecc.
I permessi legge 104 per assistere il familiare con handicap grave di tre giorni retributivi, non hanno il vincolo del diritto di priorità familiare, e quindi, come nel caso specifico anche il genero o la nuora può farne richiesta.
Diversamente dal congedo straordinario legge 151 che impone rigorosamente il rispetto di un ordine di priorità familiare, che può essere superato solo in mancanza, defunto o affetto da gravi patologie certificate del familiare avente diritto.
La domanda dovrà essere presentata all’Inps e in copia al datore di lavoro.
A chi non spettano
Bisogna precisare che i permessi legge 104 non spettano ai:
addetti ai lavori familiari e domestici;
lavoratori a domicilio;
lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata;
lavoratori parasubordinati;
lavoratori autonomi.
Un altro aspetto è il ruolo del referente unico, che è colui che beneficia dei permessi per tutto il periodo di assistenza alla persona con handicap grave ai sensi della legge 104.