Permessi legge 104: il pagamento dei 3 giorni è ridotto?
Permessi legge 104 di tre giorni retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, il datore di lavoro li vuole riconoscere in misura ridotta, è vero?
La legge 104 tutela le persone con disabilità e il loro familiari stabilendo la possibilità di fruire di tre giorni di permesso retribuito anche frazionabile in ore. Possono fare richiesta dei permessi i lavoratori disabili per se stessi e i lavoratori che assistono il familiare in situazione di handicap grave, che risultano a carico fiscalmente.
Un lettore ci pone la seguente domanda: Buona sera, volevo chiederle un’informazione io lavoro presso un’azienda privata e usufruisco dei permessi legge 104 per mia mamma. Il consulente del mio datore di lavoro mi ha riferito che se prendo i tre giorni di permesso, questi vengono pagati in misura ridotta, è così? La ringrazio se vorrà rispondermi. Saluti
Permessi legge 104: la normativa nel settore pubblico e privato
I permessi legge 104 si differenziano se il dipendente lavora nel settore privato o pubblico. Il messaggio Inps n. 7044/2006 in riferimento al settore privato chiarisce che i permessi non subiscono nessuna decurtazione delle ferie e tredicesima e sono retribuiti come una normale giornata lavorativa.
Nel settore pubblico, a dettare i chiarimenti è la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 208/2005, la quale chiarisce che la fruizione dei permessi di tre giorni retribuiti, non comporta alcuna decurtazione sulla tredicesima e quattordicesima mensilità.
Si consiglia in entrambi i settori di fare riferimento alle indicazioni riportate dal CCNL di categoria.
I permessi non subiscono decurtazioni
Da come si evince dalla normativa i permessi legge 104 non subiscono nessuna decurtazione, i tre giorni di permesso vengono retribuiti come una normale giornata lavorativa. Quindi, quando lei fruisce dei permessi legge 104, sarà retribuita come una normale giornata lavorativa.
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