Agenzia delle Entrate e servizi online 2021: verso stop richiesta Pin, per l’accesso servirà la CIE 

Autore:
13/01/2021

Agenzia delle Entrate e servizi online 2021: verso stop richiesta Pin, per l’accesso servirà la CIE 

La riforma della pubblica amministrazione procede spedita. Dopo lo stop all’utilizzo del Pin per usufruire dei servizi Inps, anche l’Agenzia delle Entrate si adegua alle nuove procedure di riconoscimento. A partire dallo scorso 12 gennaio 2021 diventa infatti possibile utilizzare la Cie (acronimo di carta d’identità elettronica) per poter fruire dei servizi connessi alle attività dell’ente pubblico.

Con il via libera definitivo in arrivo dal Garante della privacy il passaggio di consegna tra gli strumenti di riconoscimento diventa quindi definitivo. D’altra parte, i servizi dei quali si poteva fruire tramite il codice Pin erano molteplici. Si pensi alle operazioni che era già possibile eseguire con Fisconline o Entratel, fino a quelle collegate con il cassetto fiscale del cittadino. Restano però in essere le altre modalità di accesso già riconosciute, come nel caso della carta nazionale dei servizi (CNS).


Leggi anche: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite

Agenzie dell’Entrate: come funziona l’accesso con la carta d’identità elettronica

Dal punto di vista pratico, la CIE permette il riconoscimento dell’identità attraverso un codice Pin di otto cifre, tramite il quale diventa possibile utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, la novità riguarderà i semplici contribuenti, ma anche i professionisti. Quest’ultimi potranno utilizzare la carta d’identità elettronica per accedere a tutti i servizi ai quali risultano già abilitati.

La novità ha un deciso impatto su una larga platea.  I cittadini che hanno utilizzato i servizi online della PA nello scorso anno sono stati circa 47 milioni, mentre gli accessi al sito dell’AdE hanno toccato quota 5 milioni. Sul dato ha poi avuto certamente un forte impatto anche l’emergere della pandemia da coronavirus, visto che internet è diventata giocoforza la modalità preferenziale di accesso e fruizione dei servizi pubblici.

Il comunicato dell’AdE: servizi disponibili con la CIE a partire dallo scorso 12 gennaio 2020

A spiegare che l’accesso ai servizi telematici può essere effettuato anche tramite la CIE è stata la stessa Agenzia delle Entrate. Il comunicato stampa risalente allo scorso 12 gennaio 2021. Da tale data diventa possibile utilizzare la carta d’identità elettronica “per evitare attese” e per “avere sempre le informazioni a portata di mano e svolgere le numerose operazioni senza necessariamente doversi spostare dalla propria abitazione o dal proprio ufficio”.


Potrebbe interessarti: Tredicesima mensilità 2023: a chi spetta, quanto viene tassata e come si calcola

Oltre a ciò, la carta d’identità elettronica può essere utilizzata anche per accedere ai servizi con il proprio smartphone, tramite l’impiego dell’App IO. A partire dal prossimo 28 febbraio 2021, il decreto Semplificazioni prevede di non emettere più altre credenziali di identificazione per l’accesso ai servizi di rete dei cittadini. Pertanto, i Pin già emessi risulteranno validi fino a scadenza, ma non se ne potranno ricevere di nuovi.

Infine, a partire dal prossimo 30 settembre 2021 non sarà più possibile accedere ai servizi della pubblica amministrazione senza la Cie, lo Spid o la CNS. Per questo motivo, coloro che intendono utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate sono chiamati a munirsi di uno dei sistemi riconosciuti.

Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl