Bonus bollette 2023, nuovi requisiti e soglia ISEE: ecco quali

Autore:
Niccolò Mencucci
10/01/2023

Bonus bollette 2023, nuovi requisiti e soglia ISEE: ecco quali

Con oltre 21 dei 35 miliardi di euro previsti dalla Manovra di Bilancio, il Governo Meloni ha potuto rifinanziare il bonus bollette 2023, ovvero tutte le agevolazioni e gli sconti per la propria bolletta gas e luce.

Ma per il bonus bollette 2023 non c’è solo la riconferma, ma anche il rinnovo dei requisiti e della soglia ISEE, a meno di non procedere con la richiesta per disagio fisico. In questo caso, basterà solo un paio di requisiti.

Bonus bollette 2023 riconfermato dal Governo Meloni

Il bonus bollette 2023 è stato riconfermato grazie all’enorme fondo disposto dal Governo Meloni, che ha permesso di cambiare una serie di requisiti, tra cui la stessa soglia ISEE. La disposizione dovrebbe garantire una buona copertura fino ad aprile 2023, nella speranza che le cause scatenanti l’esplosione del prezzo del gas metano si risolvano il prima possibile.

Ad oggi il prezzo del gas metano si attesta sui 74 euro al metro cubo, secondo le quotazioni del TTF di Amsterdam, meno della metà prevista per far scattare il price cap. Eppure bisognerà aspettare le nuove tariffe ARERA per avere la sicurezza di un abbassamento effettivo sulle proprie bollette energetiche. Fino ad allora, potrebbe aiutare il bonus bollette 2023.

Bonus bollette 2023: nuovi requisiti e soglia ISEE

Il bonus bollette 2023 è disponibile per tutti i nuclei familiari con o senza figli, a patto di rientrare in queste specifiche soglie ISEE:

  • 15.000 euro nel caso di nuclei familiari composti da una sola persona,
  • 20.000 euro nel caso di nuclei familiari con 4 o più figli a carico.

L’innovazione è sul primo requisito ISEE, passato dagli 8.265 euro ai 12mila euro dal 1° aprile 2022 (Decreto Energia), e dal 1 ° gennaio 2023 dai 12mila ai 15mila euro (Legge di Bilancio 2023). Con il passaggio della soglia ISEE da 12mila a 15mila euro, si prevede un allargamento della platea di almeno 5,2 milioni di beneficiari in più. Oltre a ciò, ci sono altri requisiti fondamentali:


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  • uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere titolare di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica;
  • il contratto di fornitura deve essere riferito a soli usi domestici.

Nel caso in cui si voglia avere accesso anche al bonus idrico, il contratto deve riferirsi ad uso domestico come residente attivo, al massimo come temporaneamente sospeso per morosità.

Per quanto riguarda il contratto di fornitura, anche quello di tipo condominiale (centralizzato) è ammesso al bonus bollette 2023, purché sia per uso civile e attivo.

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Come funziona il bonus sociale per disagio fisico

Si può richiedere il bonus bollette 2023 anche senza ISEE, ma solo come bonus sociale per disagio fisico. Può richiederlo solo chi soffre di una patologia cronica e invalidante (handicap). In tal caso, sarà sufficiente avere i seguenti requisiti:

  • una certificazione ASL che attesti l’handicap e la necessità di utilizzare dispositivi di supporto vitale;
  • la documentazione relativa al contratto di fornitura (codice POD) e all’identità del soggetto diversamente abile.

Solo la certificazione ASL è prevista come documento attestante la condizione patologica. Non sono ammessi di fatto altri certificati, come quello di invalidità civile. A sua volta, non sarà necessario fare domanda dell’ISEE, ma dovranno comunque fare domanda del bonus bollette per disagio fisico devono presso gli uffici adibiti dal Comune o i CAF abilitati.

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Come richiedere il bonus

La richiesta del bonus bollette 2023 è limitata solo alla presentazione dell’ISEE presso CAF, uffici comunali abilitati o direttamente online sul sito dell’INPS adibito all’ISEE precompilato.

Una volta confermata l’idoneità della domanda, la registrazione del nucleo alla lista degli aventi diritto sarà automatica, e lo sconto si riceve in automatico a partire dalla bolletta successiva.


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L’importo sarà disposto dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) secondo alcuni parametri, come:

  • il Comune di residenza del dichiarante,
  • la tipologia di utilizzo del gas,
  • il numero di componenti del nucleo familiare.

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